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Tinte naturali, prova con l’henné

Una storia millenaria per un prodotto sempre attuale: la tintura di henné colora i capelli in modo naturale, ma come si utilizza?

Capelli rossi

Nonostante i suoi 5000 anni, è ancora assolutamente in voga: stiamo parlando della tintura di henné (o henna), estratto vegetale che colora i capelli e li nutre. Tra le tante tinte, riflessanti, coloranti per le chiome, l’henné è senza dubbio quella più naturale e benefica, ma vediamo nel dettaglio cos’è e come si utilizza.

La polvere di henné deriva dalla triturazione di foglie e rami della pianta lawsonia inermis, in proporzione variabile a seconda del colore che si vuole ottenere, dal giallo-verdognolo ad un bruno-marrone.  Anche il tempo in cui la miscela viene lasciata al sole ad essiccare ne muta la tonalità. Viene utilizzata sin da tempi antichissimi, addirittura dagli Egizi, per le sue proprietà: largamente impiegata per decorare la pelle, tingere barbe e capelli, ha anche proprietà antisettiche e nutritive per la cute. Le popolazioni che ne fanno largamente uso sono soprattutto quelle del Nord Africa, il Medioriente e l’India.

Da noi l’henné è giunto soprattutto con i tatuaggi, che nati come imitazione delle decorazioni cerimoniali nordafricane, sono diventati ben presto un fenomeno di costume ‘on the beach’. Ma torniamo alla questione capelli: come funziona? Innanzitutto, è fondamentale non applicare l’henné su capelli già tinti, perché il risultato dell’interazione col prodotto chimico è imprevedibile, e spesso catastrofico. Potete fare una  prova su una ciocca prima di colorare tutta la chioma, e attendere almeno mezza giornata per vedere un risultato esatto. L’henné infatti continua ad agire fino a due ore dopo il risciacquo, quindi occorre sempre attendere un po’ prima di giudicare il risultato finale.

La nuance che regala l’henné è rossa, e l’effetto differisce a seconda del colore di partenza dei capelli: su capelli biondi darà un tono ramato, su capelli castani virerà verso i rosso rubino, su quelli neri non avrà grandi risultati, ma fungerà da riflessante. Questo tipo di tintura infatti non stravolge il colore dei capelli, a meno che non siano bianchi: fate attenzione se avete ciocche candide o grigie, perché si impregneranno molto di colore e rischiate di diventare striate.

Quando si parla di henné biondo o henné castano non si tratta di una sostanza diversa, ma di henné rosso a cui è stato miscelato l’henné neutro. Quest’ultimo tipo di polvere infatti viene privato del colorante, e si utilizza per le sue proprietà. Entrambi, sia la polvere che appare verde (ma poi dà il rosso) sia quella neutra sono infatti altamente nutrienti e rinvigorenti per le chiome, le rendono lucide e forti. Inoltre, l’henné ha proprietà anti forfora e combatte i capelli grassi perché purifica il cuoio capelluto. Oltre a tingere i capelli quindi, vi prenderete cura di loro.

Quando si tingono i capelli ci si macchia sempre, e con l’henné può essere un vero problema perché la pelle lo assorbe subito (altrimenti mica ci facevano i tatuaggi!) e per toglierlo potete strofinare la pelle con un batuffolo imbevuto di succo di limone, ma non garantisce il completo smacchiamento. Se non volete andare in giro con le orecchie arancioni, meglio prevenire: prima di applicare la tinta cospargetevi di olio o crema, sostanze grasse che impediranno al colore di attecchire sulla pelle.

Per ottenere la tintura partendo dalla polvere (ma in commercio lo trovate anche sotto forma di panetti che dovrete sbriciolare voi), armatevi di guanti e di un asciugamano che macchierete sicuramente. Mettete la polvere  in una ciotola (circa 100gr per capelli corti, ma la quantità aumenta in proporzione a lunghezza e spessore del capello), con l’acqua calda (oppure del tè, se volete un rosso più acceso). Versate del liquido a ph acido (succo di limone, aceto) che fisserà meglio il colore, e dello yogurt se volete evitare che i capelli si secchino. Mescolate fino a farlo diventare un composto omogeneo, e lasciatelo riposare. Quando diventerà marrone-rossiccio, è pronto. Applicatelo come una tinta qualunque, su capelli bagnati, che poi raccoglierete sulla testa, e se volete potete coprire con della carta stagnola. Occorre attendere un po’ prima di sciacquarli, a volte anche più di un’ora, ma questo dipende dal prodotto che avete acquistato e che vi darà istruzioni dettagliate.