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Pulitzer 2012, premiata la nuova frontiera dell’editoria

Per la prima volta nella storia il prestigioso riconoscimento va a giornalisti di quotidiani on line. Premiata anche la foto dell’afghano Massoud Hossaini

Massoud Hossaini
AP

La nuova frontiera del giornalismo trova la sua consacrazione nell’assegnazione dei premi Pulitzer 2012, che a sorpresa vedono protagonista l’editoria on line. Per la prima volta nella storia, infatti, a vincere il prestigioso riconoscimento sono due giornalisti di altrettanti media on line, l’inviato di guerra David Wood dell’Huffington Post e il vignettista Matt Wuerker di Politico.com.

"La più grande sorpresa quest’anno è arrivata dai nuovi media – ha decretato il New York Times commentando l’assegnazione del premio -. Si tratta di un segno del cambiamento del panorama dei media".

Fondato nel 2005 da Arianna Huffington, attuale presidente e direttore, assieme a Kenneth Lerer e Jonah Peretti, l’Huffington Post è presto diventato uno dei siti più seguiti negli Stati Uniti, tanto da essere replicato con un’edizione canadese, una francese e una britannica, mentre è in preparazione l’edizione italiana.

Politico.com, invece, è stato a sua volta fondato nel 2007 ed è incentrato soprattutto sulla vita politica che ruota attorno a Washington, alla Casa Bianca e all’attività del presidente degli Stati Uniti.

Non solo media on line, comunque, tra chi riceve il prestigioso premio Pulitzer: l’Agence France Press (AFP), ad esempio, vince per la prima volta nella sua storia il prestigioso riconoscimento nella categoria ‘foto breaking news’, grazie allo scatto del fotografo afghano Massoud Hossaini, 30 anni, autore dell’immagine che rappresenta l’unica sopravissuta a un attacco di un kamikaze a Kabul, immortalata tra i cadaveri della sua famiglia.

Un premio anche per il New York Times nella categoria ‘informazioni internazionali’ grazie all’operato dell’inviato Jeffrey Gettleman in Africa Orientale e per l’Associated Press. Diverse, infine, le categorie che hanno chiuso senza un vincitore: tra queste sorprendentemente c’è anche la narrativa, che non assegna alcun riconoscimento come non accadeva da 35 anni: la giuria, infatti, non ritenuto opportuno conferire l’onorificenza non ritenendo alcun autore all’altezza.

Alessandro Pediconi