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A Parigi nasce Autolib, il car sharing elettrico

Introdotto con grande successo nella capitale francese il primo servizio in Europa di car sharing elettrico

A Parigi nasce Autolib, il car sharing elettrico
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È in funzione dalla fine dello scorso anno ed è un altro primato (tutto ecologico) conquistato da Parigi. Si tratta di Autolib, il primo (e il più grande) servizio di car sharing elettrico attivo in una grande città europea.

Del resto è stata sempre la capitale francese a introdurre, ormai qualche anno fa, Velib, il bike sharing di grande successo poi copiato da tante altre capitali europee come Londra o Roma.

Autolib permette quindi di noleggiare (sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro e anche per un’ora soltanto) un’automobile al 100% elettrica grazie a cui ci si potrà spostare tra la città e gli oltre ottanta comuni limitrofi a bassissimo impatto ambientale. Con un bacino di utenza di quattro milioni di clienti, il servizio si sta rivelando un grandissimo successo: partito pochi mesi fa con una sessantina di Bluecar (una due porte con quattro posti e in grado di raggiungere i centotrenta chilometri orari), il progetto fortemente voluto dal sindaco Bertrand Delanoë fa circolare oggi quasi millesettecento auto elettriche che entro l’estate dovrebbero salire a duemila. E anche il numero di abbonati è quasi triplicato da dicembre, passando da cinquemila e cinquecento a quindicimila.

Non solo una sfida economica o industriale, ma anche, come dichiara del resto lo stesso sindaco parigino, una vera e propria "scommessa sul futuro dei cittadini, per l’innovazione e per un nuovo modo di spostarsi in città. L’obiettivo è avere una riduzione del cinquanta per cento di auto a benzina a Parigi entro il 2030 e la possibilità un giorno di cambiare modo di vita e di avere città senza il rumore e l’inquinamento delle macchine a benzina".

Noi intanto aspettiamo che anche questa novità francese venga importata in Italia. Per ora ci si può consolare con il fatto che l’automobile viene realizzata nel nostro paese, in particolare nello stabilimento torinese di Bairo Canavese. Ad aggiudicarsi la concessione per la fornitura di minicar è stato infatti il finanziare francese Vincent Bollorè che, a sua volta, ha stipulato con Pininfarina e Cecomp, l’azienda fornitrice della parte meccanica della vettura, un accordo per la realizzazione delle auto.