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Burrosa, piaci di più! Il ritorno delle curvy

La Gran Bretagna cerca la sua icona curvilinea, i giornali patinati chiedono sempre più modelle formose, le testimonial prorompenti aumentano: è ritornato il mito della donna tutta curve?

Christina Hendricks
Foto @ AP

Plus-size è la terminologia con cui si distinguono le donne formose e curvilinee. Tuttavia vi siete mai chieste ‘plus’ rispetto a che cosa? Quando implichiamo una maggiorazione, significa che lo standard è ben definito. Se foste nate qualche decennio fa, avreste mai definito Sophia Loren ‘plus-size’? O, andando ancora più indietro nel tempo, la Venere di Botticelli rispetto ai canoni di oggi non è forse plus-size? Insomma, la concezione del corpo femminile è cambiata moltissimo, e se ora il fisico di Angelina Jolie ci sembra invidiabile, qualche decennio fa sarebbe stato ‘minus-size’, o forse l’avrebbero considerata malaticcia. Tant’è, ogni epoca ha i suoi canoni estetici, e le decadi più recenti hanno visto emergere un nuovo tipo di bellezza: filiforme, con poche curve, a tratti quasi androgino (alla Kate Moss, per intenderci). Eppure ad ogni sfilata si alzano le voci che  gridano allo scandalo, le modelle sono troppo magre, c’è il pericolo anoressia, etc etc.

Nonostante ciò, indossare una 44 o una 46 significa essere plus size. Eppure, a guardare Kate Winslet o Scarlett Johansson non diremmo mai che sono sovrappeso, anche se di sicuro non portano la 38! Gli stilisti dal canto loro stanno facendo piccoli passi (veramente piccoli, ma è pur sempre qualcosa) verso un nuovo concetto di bellezza, che rivaluti le bellezze formose, burrose, quei tratti mediterranei tanto cari all’immaginario collettivo. Jean Paul Gaultier in passato ha addirittura scelto Beth Ditto, la controversa cantante dei Gossip, come ospite ufficiale e testimonial della sua collezione. Sua musa anche Crystal Renn, modella tutta curve osannata dalle riviste patinate, oggi ritornata ad essere filiforme. Elena Mirò invece, emblema della moda per donne formose, non sfila più in calendario a Milano Moda Donna (erano forse poco remunerative le sue bellissime modelle in carne?) ma continua ad essere il faro glamour delle fashion victims curvy.

Qualcosa si muove insomma, anche grazie all’ascesa di nuove icone pop come la britannica Adele, cantante divenuta un vero e proprio fenomeno e che ha riportato sotto i riflettori la questione formose sì – formose no. Pensate che addirittura dal Regno Unito arrivano notizie di vendite in netto rialzo per i capi dalla 44 in su, tanto che le vetrine dei negozi si stanno preparando ad accogliere manichini tutte curve. C’è poi Lady Gaga, che pur non essendo esattamente plus-size ha recentemente raccontato il suo travagliato rapporto con il cibo, confessando di essere stata bulimica durante l’adolescenza. L’outing sugli squilibri alimentari lo ha voluto fare anche Carré Otis, mitica interprete di Orchidea Selvaggia, sexy protagonista accanto a Mickey Rourke, che, passata dalla 38 alla 46, sta vivendo un secondo momento di gloria. La bellissima quarantacinquenne è oggi testimonial contro i disturbi alimentari e un importante punto di riferimento nel dibattito moda/anoressia.  C’è voluta forse Christina Hendricks, bellissima e formosissima interprete della fortunata serie tv MadMen per riportare alla ribalta il mito della donna prorompente, che fa delle sue curve prosperose un cavallo di battaglia, altro che nasconderle!

La moda si adatta alle nuove forme, ed ecco che ritornano i capi a vita alta, perfetti per evidenziare fianchi e punto vita, l’abbigliamento retrò che punta su longuette e camicette. In Gran Bretagna è partito il casting per trovare Miss Curvy 2012. Vogue ha dedicato un’intera sezione della rivista al mondo ‘maggiorato’. Burrose, formose, procaci, prosperose, plus-size, chiamatele come volete ma le donne di un tempo, quelle che fianchi e decolleté lo mettevano bene in vista, sono tornate, e belle, sane e rosee speriamo che non lascino la scena tanto facilmente.

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