Kasia confessa: quanto è grande la tua valigia? Quanti vestiti hai portato a Venezia?
Per ora ho con me solo un trolley mezzo vuoto: mi sono portata i jeans! Oggi
arriveranno altre cose: riceverò dei vestiti da Milano e Parigi.
Hai già scelto la mise che indosserai durante la cerimonia di
apertura?
Ho delle opzioni tra tre vestiti. Mi hanno imposto di non dire nulla sulle
label, posso solo dirvi che sarò io alla fine a decidere quale indosserò.
In che modo il cinema ha influenzato il tuo
stile? C’è un qualche film i cui costumi ti hanno colpita all’istante?
Il mio sogno è entrare in scena come Cleopatra. Il cinema ti dà la possibilità
di sognare, allora perché non farlo in grande? Ecco, vorrei sentirmi come
Elizabeth Taylor in quel film. Oppure essere sottoposta a pesanti sessioni di
make up e ritrovarmi sui set de Il pianeta delle scimmie o Avatar.
Qual è il compito della madrina del Festival di Venezia?
“Il compito principale è quello di non fare papere, evitando di scivolare in
platea. Il palcoscenico mi terrorizza!”.
A parte non scivolare sul palco, qual è secondo te la regola numero uno da
rispettare se sei la madrina di un festival?
Penso che sia quello di affrontare tutto con leggerezza. So bene che le persone
che saliranno sul palco a parlare saranno più emozionate di me. Quindi perché
riversargli addosso la mia ansia? Devo essere tranquilla. Mi aiuterà un
bicchiere di vino prima di andare in scena.
Che idea ti sei fatta su questa edizione del Festival?
Che è molto realista in base ai film che sono stati scelti. Sono curiosa di
vedere i tre film italiani, però i più attesi per me sono il nuovo film di
Kim-Ki Duk di cui ho visto un primo trailer su internet che mi ha stregata. E
ovviamente aspetto moltissimo “The Master” che sembra un grande film.
