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L’India del Tempio d’Oro

E’ uno dei luoghi mistici per eccellenza: il Tempio d’Oro di Amristar, nello stato del Punjab

Tempio d'Oro al tramonto
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Per il turista che ha sete di conoscenza e di nuove esperienze visitare l’India significa anche fare un viaggio nella spiritualità, in luoghi mistici e spettacolari allo stesso tempo. Chi visita lo stato del Punjab, nel nord ovest del paese, trova non solo la terra dei cinque fiumi e della natura selvaggia, la patria dei grandi guru, dei musei e dei palazzi imponenti, ma anche edifici religiosi che lasciano senza fiato.

Il luogo sacro per eccellenza si erge maestoso ad Amritstar, ed è il Tempio d’Oro, l’Harmandir Sahib, considerato dai Sikh il tempio più sacro della loro religione che, come la Mecca per i musulmani, deve essere raggiunto almeno una volta nella vita. E’ uno dei  luoghi di pellegrinaggio per eccellenza anche se ormai è diventato un’attrazione turistica di livello mondiale. In origine, nel 1574, il sito del tempio era circondato da un piccolo lago, in una fitta foresta.

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Il terzo dei sei Grandi Mogol, l’imperatore Akbar, in visita al terzo Guru sikh, Guru Amar Das, fu così impressionato dallo stile di vita della città che assegnò la terra e la riscossione delle imposte di parecchi villaggi dei dintorni alla figlia del Guru come dono per il suo matrimonio con Bhai Jetha, che in seguito divenne il quarto Guru sikh, Guru Ram Das. Fu quest’ultimo che ampliò il lago e vi fece erigere intorno una piccola città. Durante la guida del quinto Guru, invece, fu completato il tempio, nel 1601, ma nel 1760 fu ricostruito dopo un attacco da parte degli Afghani. Gran parte delle attuali dorature e opere in marmo decorative risalgono ai primi anni dell’Ottocento.

Ci sono quattro entrate al tempio, a simboleggiare l’importanza dell’accettazione e dell’apertura: infatti vi può accedere chiunque, indipendentemente dalla religione, dal colore, dal credo o dal sesso. Uniche regole da seguire sono che, chi si trova nel santuario, non deve bere alcol, mangiare carne, fumare sigarette o altre droghe. Ognuno, quindi, è libero di entrare, ma con la testa coperta in segno di rispetto e non senza essersi prima lavato i piedi nel piccolo lago d’acqua.

Durante il corso dell’anno ci sono vari momenti in cui il Tempio d’Oro splende magnificamente, illuminato talvolta anche con lampade e fuochi d’artificio, e sono durante le più importanti festività, quando giungono circa 2 milioni di pellegrini. Come durante la seconda settimana di aprile, con il Vaisakhi, in cui i Sikh festeggiano la fondazione del Khalsa (ovvero la confraternita che riunisce i Sikh praticanti), o il giorno del martirio del Guru Teg Bahadur, o ancora il compleanno del Guru Nanak  e il Diwali, la Festa delle luci.


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