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Decluettering, ovvero liberarsi del superfluo

Eliminare le cose inutili che affollano casa fa bene, sia dal punto di vista pratico che psicologico. Pratichiamo il decluttering, per sentirci meglio

Ragazza tra gli scatoloni

Si può applicare all’intera casa, oppure solo ad una zona circoscritta, come l’armadio ad esempio: il decluttering è una vera e propria disciplina che aiuta a vivere meglio gli ambienti che ci circondano. Come? Buttando il superfluo! ‘Clutter’ è una parola inglese che significa disordine, accozzaglia, ingombro, termini con cui moltissime persone convivono quotidianamente senza riuscire a darsi un minimo di organizzazione.

Perché fare decluttering? Le ragioni sono tante. Innanzitutto, perché nell’ordine si trovano più facilmente le cose (un esempio su tutti, le chiavi di casa) e non si vive quella dose di stress quotidiano causata dalla fretta e dalla scomparsa dell’oggetto in questione. Che naturalmente riappare nello stesso luogo di sempre, ma nella confusione non si vedeva. Inoltre chi vive in città sa bene che gli spazi sono spesso ristretti, e riempirli di oggetti inutili può rendere la vita impossibile, soprattutto se si convive. Poi, perché dal punto di vista psicologico fa bene disfarsi del vecchio, dell’inutile, del superfluo. Non occorre vivere ai limiti dell’umano come si vede in trasmissioni tipo ‘Sepolti in casa’ e simili, non parliamo di psicosi da accumulo, ma di una comunissima tendenza a non disfarsi delle cose inutili perché vi siamo affezionate.

Riordinare, cambiare collocazione agli oggetti, eliminare quelli che ci tengono ancorate al passato fa bene, mette il buonumore, dà una spinta verso il nuovo che non dobbiamo sottovalutare. Certo non serve cestinare tutto, qualche ricordo è ovvio che merita di essere conservato, ma pensateci bene: quanti oggetti amate veramente e quanti altri sono li perché ci sono sempre stati e basta? Dunque, come effettuare una bella operazione di decluttering di primavera? Se il vostro cruccio è una zona specifica della casa (e per molte donne corrisponde all’armadio), basterà qualche ora per sistemare tutto, mentre invece se la presenza del superfluo si estende a tutte le stanze, dividete il lavoro a settori, perché sarà piuttosto faticoso e richiederà tempo. L’aiuto della famiglia o del partner può aiutare dal punto di vista pratico, ma se si parla di oggetti su cui volete il potere decisionale assoluto dedicatevi all’operazione da sole; sarà una sorta di momento terapeutico, catartico, tra voi, il vostro passato, il presente. Allo stesso tempo però una persona del cui giudizio vi fidate può farvi notare molte cose che da sole ignorereste, mettendovi di fronte alla reale bruttezza e inutilità di un oggetto che per voi è familiare quindi ‘bello’.

Preparatevi uno scatolone dove mettere le cose da buttare, uno con quelle da conservare, e uno con i ‘riciclabili’, ovvero oggetti che non usate più, ma potrebbero essere regalati, venduti ad un mercatino dell’usato, scambiati. Cominciate da una libreria, una cassettiera, un angolo circoscritto di casa, e svuotatelo. Aprite contenitori, scatole e scatoline. E cominciate la cernita: preparatevi ad un vero tuffo nei ricordi, che vi colpirà quasi quanto leggere il diario segreto delle medie, e concedetevi il tempo di immergervi – se non vi crea ansia ma una dolce nostalgia. Dopodiché, fine, stop, capitolo chiuso: via nello scatolone adatto.

Pensate bene ad ogni oggetto; la prima domanda da fare è ‘mi serve? Lo uso? Mi occorre spesso?’, se la risposta è sì, ok, si tiene, se è no passate alla successiva ‘è bello? Gli voglio bene? Mi farebbe male distaccarmene?’ di nuovo, se la risposta è no, buttatelo dritto dritto nella scatola delle cose da buttare. Se però non è rotto, esteticamente è carino, e ancora funzionale, pensate di destinarlo ad un riciclo, ad uno swap party, ad una vendita dell’usato, ad un’associazione (per esempio abiti, libri, quaderni). Man mano che eliminate oggetti, vi verrà qualche ripensamento, ma siate forti!

Ovviamente è giusto concedersi qualche vezzo, non dovete cancellare tutti i ricordi: qualche soprammobile inutile è concesso, l’agenda del 2001 proprio no. Non dimenticate poi di verificare quali tra gli oggetti da buttare si possono destinare alla raccolta differenziata: fate spazio al nuovo nella vostra vita, e aiutate l’ambiente a non accumulare al posto vostro.