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Milano lancia lo scooter sharing

In un’era in cui il condividere è di moda, anche le due ruote vogliono la loro fetta di mercato. Dal 2015 la città meneghina, sulla scia di Barcellona e Parigi, aprirà le porte al mercato delle due ruote

A Milano il primo scooter sharing
Courtesy of©citytech.eu

La sfida delle città italiane è la mobilità intelligente: sono sempre più le soluzioni vincenti messe a disposizione dei cittadini al fine di solleticare la loro coscienza green. Una volta dimenticate le cattive abitudini si è pronti a prendere parte alla rivoluzione culturale che intende rendere il mondo più sostenibile.

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La parola chiave del futuro è condividere: dopo aver sentito parlare, con successo, del bike sharing e del car sharing, con 100 mila iscritti per Enjoy e 70mila per Car2go, in città in cui il traffico è particolarmente intenso le due ruote sembrano essere una mano santa: perché dunque non estendere l’invito green anche ai motorini? Come ha annunciato l’assessore alla Mobilità, Pierfrancesco Maran, questa novità potrebbe accorciare tempi e distanze unendo ogni punto di Milano che, finalmente, potrà disporre di qualsiasi tipo di mezzo di trasporto in condivisione.

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Il futuro viaggia in sella alle due ruote: lunga vita allo scooter sharing, ovvero l’opportunità per tutti coloro che non amano perdere tempo e preferiscono scorrazzare liberi e felici all’aria aperta: il grande debutto è previsto per il 21 marzo 2015, in concomitanza con l’apertura ufficiale dell’Expo, una grande opportunità per la città voluta dall’amministrazione Pisapia che metterà a disposizione dei cittadini almeno 1500 veicoli in maniera tale da riuscire a coprire un’area vasta grazie al supporto di diversi operatori come il gruppo Piaggio, con una flotta di Mp3; Yamaha con i nuovi Tricity e ancora arriva dalla Spagna il supporto di Going Green-Motitcon che disporrà di scooter elettrici, tutto al fine di muoversi non solo per il centro ma coprire almeno il 95% del territorio comunale.

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Al momento è difficile parlare di dati realistici, tutto è ancora in fase di definizione ma, da quanto trapelato, i prezzi dovrebbero essere intorno ai 25-30 centesimi al minuto, una cifra fattibile considerando che, generalmente, le due ruote sono più veloci delle auto e vengono scelte da chi non si trova ad affrontare importanti distanze.

Sulla scia del classico servizio di car sharing, tutto avverà in maniera tecnologica: come rivela lo staff di Motit, basta registrarsi online e, inserendo i propri dati anagrafici, è possibile reperire, tramite smartphone, il mezzo più vicino. Si mette poi in moto servendosi dell’apposita app e, indossato il casco, si è pronti a raggiungere la destinazione.

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