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Jeans al malto, se il lavaggio è “alcolico”

Un esperimento di fissaggio operato da Meltin’Pot realizza il primo esempio di capo disegnato sul profilo del celebre cereale

Jeans al malto 
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Unicità e sperimentazione, guidano la moda nella realizzazione di capi a tema, che possano subito stabilire, a partire dalla stimolazione dei cinque sensi, un rapporto unico e privilegiato con il consumatore. In questo filone, che da tempo include per esempio soluzioni di distribuzione, come il celebre meccanismo della capsule collection, si inserisce un curioso progetto di realizzazione del primo jeans con lavaggio al malto.

Il progetto, realizzato in occasione del salone Vinitaly da Meltin’Pot, e commercializzato sul mercato a partire dal prossimo giugno 2015, è riuscito a confezionare un jeans a base del famoso ingrediente principale della birra: il malto. In particolare, i fumi emessi durante la lavorazione del cereale, hanno disegnato in forma spontanea, le fantasie del capo casual. Questo è stato reso possibile attraverso un futuristico lavoro di trattamento e finissaggio sul denim, sviluppato insieme ai Maestri Birrai di Cantine Ceci e in collaborazione con Wash Italia.

D’altronde, si tratta della prima volta in Italia, che un jeans subisce un trattamento di questo tipo. La base in denim è stata infatti contaminata dal processo di fermentazione del malto d’orzo tostato e birra scura, i cui caratteristici vapori ombrosi hanno trasformato il profilo basico del capo, in un’oscillazione di sfumature marroni e un’intensa profumazione caratteristica. E adesso, dopo l’esposizione nei giorni della manifestazioni vinicola, il piccolo gioiello di sperimentazione e personalità, è pronto a sbarcare sul mercato vero e proprio.