Affitti in aumento. Mentre i prezzi di acquisto delle case scendono ancora, i canoni di locazione proseguono, per il quarto anno consecutivo, la risalita (+3,1%) verso i livelli pre-crisi di 10 anni fa. Con prezzi medi mensili inferiori del 5,8% rispetto ai valori del 2009 (641 euro). È quanto emerge dal Rapporto sulle locazioni 2018 di SoloAffitti. L’anno nero è stato il 2014, quando i prezzi medi mensili hanno toccato il minimo di 545 euro. Il 15% in meno rispetto al 2009. Da qui è iniziata una lenta ripresa che ha subito un’accelerazione nel 2017 (586 euro, +4,1% rispetto all’anno precedente) e appunto anche quest’anno (604 euro, +3,1%).
Affitti in aumento, in testa Bologna e Milano
Gli incrementi maggiori dei canoni a Bologna (+10,9%) e Milano (+10,2%). Ma anche le altre grandi città registrano tassi di crescita superiori alla media. Roma (+7,7%), Venezia (+6,1%), Firenze (+5,1%) e Torino (+4%). In queste città il mercato delle locazioni è più vivace grazie alla domanda dei lavoratori in trasferta e degli studenti universitari. I canoni medi sono aumentati anche a Potenza (+8,2%), Ancona (+4,8%), Campobasso (+4,3%), Palermo (+4,1%), Catanzaro (+4,0%), Trento (+3,2%) e Aosta (+2,8%). Dopo gli incrementi a doppia cifra dello scorso anno, quest’anno arretrano Genova (-8,4%) Bari (-6,9%), e Cagliari (-3,8%).
Nel 2018 i prezzi dell’affitto sono diminuiti anche a Trieste (-5,4%), Mentre sono in linea con i valori dell’anno scorso Napoli (-0,3%) e Perugia. La crescente richiesta di immobili in affitto soprattutto da parte di giovani coppie e di trasfertisti ha determinato un aumento dei prezzi in particolare per i monolocali (+4,8%) e i bilocali (+4,6%). Specialmente richiesti in centro città. In linea con la media generale sono cresciuti i canoni dei trilocali (+3,2%). Mentre gli incrementi sono stati più limitati per gli appartamenti di grandi dimensioni, come i quadrilocali (+1,1%), richiesti maggiormente nelle zone periferiche della città.
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Affitti in aumento, Milano la più cara d’Italia
Milano, con una media di 1161 euro al mese per le case arredate, è il capoluogo più caro d’Italia per andare in affitto. Prezzi superiori di oltre il 25% rispetto a Roma (925 euro) e di quasi il 58% rispetto a Firenze (736 euro). I canoni di locazione sono elevati anche a Venezia (726 euro), Bologna (722 euro) e Trento (701 euro). Ma diventano più accessibili a Napoli (651 euro) e Cagliari (606 euro).
I capoluoghi più a buon mercato restano anche quest’anno Catanzaro (379 euro), Perugia (417 euro) e Potenza (426 euro). La presenza dei mobili contribuisce ad incrementare mediamente del 12,7% il valore del canone mensile (604 euro media nazionale. Ovviamente rispetto agli immobili vuoti (536 euro). Non è un caso che i prezzi di locazione per gli immobili arredati (+3,1%) siano cresciuti il doppio rispetto alle soluzioni non ammobiliate (+1,5%).
Affitti in aumento, ma meno case in condivisione
Sono sempre di più le giovani coppie senza figli a muovere il mercato. Rappresentano il 41,4% dei locatari, in buona crescita rispetto al 2017 (36,6%). In aumento anche le persone che vivono da sole 22,3% (21,3 nel 2017). Mentre rallenta il fenomeno della condivisione (14,3% rispetto al precedente 16,3%). Diminuiscono le coppie con figli, dal 25,8% dello scorso anno al 22,0% di quest’anno.
Aumenta dal 30,3% del 2017 al 33% di quest’anno il numero di contratti di affitto sottoscritti dai lavoratori in trasferta. Rimane invece stabile la quota di inquilini studenti (19,5%). In calo le locazioni dovute a motivazioni residenziali classiche (45,8% rispetto al 47,8% dello scorso anno).