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Ecco perché lavare a 30 gradi non basta a uccidere i microbi

lavare a 30 gradi
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Lavare a 30 gradi non basta. Per uccidere i microbi, infatti, la temperatura della lavatrice deve essere almeno portata a 60 gradi. Usare la modalità “Eco” è una bella scelta ambientale, ma dal punto di vista sanitario non è il massimo.

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Lavare a 30 gradi non basta

L’NHS, ossia l’organizzazione sanitaria nazionale della Gran Bretagna, raccomanda di lavare a 60 gradi. Serve a uccidere i batteri durante il lavaggio di biancheria intima, asciugamani e lenzuola. Questo nonostante la maggior parte delle lavatrici abbia un’impostazione di risparmio energetico che funziona solamente a 30 gradi.

Il professor Anthony Hilton della Aston University ha contribuito alla realizzazione di una ricerca sul tema. “La confusione intorno a questo problema – ha spiegato – sta minando la fiducia dell’opinione pubblica nei confronti dell’igiene. Si devono sviluppare stili di vita che sostengano l’esposizione al giusto tipo di microbi, proteggendo allo stesso tempo da quelli che causano malattie. Ad esempio, il lavaggio degli indumenti a temperature più basse consente di risparmiare energia. Ma così facendo c’è il rischio di contrarre malattie”.

Molti germi possono sopravvivere anche a 60 gradi, ma vengono uccisi dalla combinazione di alte temperature e detersivi. L’NHS indica i carichi a 60 gradi come ideali. Ma anche quello a 40 gradi è accettabile se si utilizza un detergente a base di candeggina. Anche l’asciugatura uccide i germi, in tal senso dà una mano pure la stiratura.

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Lavare a 30 gradi, i rischi per i cardiopatici

L’allarme deriva dall’alto numero di cittadini britannici con problemi cardiaci. Sono i primi a essere a rischio in caso di contrazione della sindrome influenzale. Una ricerca ha dimostrato ci siano stati 11,500 morti per infarto o ictus lo scorso inverno. L’anno precedente erano 7,510. La British Heart Foundation ha affermato che l’aumento delle morti in eccesso è in parte dovuto all’influenza.

La malattia indebolisce il sistema respiratorio e coloro che hanno avuto un infarto rischiano di averne un altro se contraggono il virus.

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