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Clean eating, come “mangiare pulito”

Per restare in salute è bene evitare alimenti trasformati e prediligere il consumo di frutta e verdura di stagione

mangiare pulito
Courtesy of©a_namenko/iStock

In vista della bella stagione, sono in tanti a correre ai ripari al fine di tornare in forma. Rivoluzionare la propria alimentazione significa sì preoccuparsi del proprio fisico ma senza trascurare la salute. Al fine di unire lutile al dilettevole la nutrizionista Tosca Reno ha ideato il clean eating, un regime alimentare che aiuta a mangiare pulito. Cosa significa? Bisognerebbe privilegiare il consumo di alimenti freschi e semplici evitando, invece, quelli trasformati.

Clean eating, è ora di mangiare pulito

Come fare dunque per cambiare le proprie abitudini in tavola? A fornire ulteriori delucidazioni in merito è stato il sito Livestrong secondo il quale, al fine di fare proprio questo stile di vita, tutti dovrebbero imparare a leggere con maggiore attenzione le etichette presenti sugli alimenti. “L’idea di leggere ogni singola etichetta potrebbe sembrare noiosa, ma è necessario” – ha affermato lo chef Devin Alexander, autore di “The Biggest Loser Cookbook”. E ancora: “Cerca di prediligere il consumo di alimenti che non richiedono etichette” – ha precisato Alexander. Sarebbe infatti preferibile scegliere alimenti freschi piuttosto che quelli confezionati.

È importante ridurre, non necessariamente eliminare, l’assunzione di alimenti trasformati ricchi di sostanze chimiche, conservanti e coloranti, nonché alimenti ricchi di zuccheri e olii di scarsa qualità” – ha affermato Jared Koch, consulente nutrizionale e fondatore di Clean Plates .

Sì a frutta e verdura

Sebbene sia importante fare il pieno di frutta e verdura, soprattutto di stagione, per mangiare pulito non è necessario eliminare la carne. “Scegli carni di qualità superiore, meglio se provenienti da animali allevati al pascolo e nutriti con erba, o prive di ormoni e antibiotici” – ha suggerito il consulente nutrizionale Jared Koch. Attenzione a non esagerare con quelle lavorate, come gli insaccati.

Voglia di dolcezza? Meglio puntare a miele e melassa

Se si ha voglia di aggiungere dolcezza a qualche bevanda o pietanza, vale la pena preferire zuccheri naturali come miele, melassa, nettare di agave e sciroppo d’acero al classico zucchero bianco. Hanno un basso indice glicemico. No anche ai dolcificanti artificiali, come sucralosio o aspartame. Stando a quanto emerso da uno studio del 2014 pubblicato sulla rivista Nature, potrebbero favorire alterazioni del metabolismo.

Per quel che concerne i grassi, è bene saperli distinguere: non sono sempre nocivi, anzi. Secondo il Dott. Michael Fenster, infatti, quelli ‘buoni’ forniti ad esempio dalle noci così come dall’avocado o dall’olio d’oliva, sarebbero utili a tenere sotto controllo il colesterolo.

Ti piace il miele? Mai senza lo spargimiele

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Last but not least, è bene ricordarsi di bere molta acqua, circa due litri al giorno. In alternativa è possibile aumentare il consumo di alimenti ricchi di acqua, come i pomodori, le arance e ancora i meloni. Meglio invece non esagerare con l’alcol.

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