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Influencer virtuali, le modelle che non esistono

Hanno una vita social attivissima, vivono vite splendide, sono lanciate nel mondo fashion. Ma non sono vere

modelle virtuali
istockphotos

Hanno proporzioni fisiche degne della sezione aurea. Caratteristiche estetiche che le rendono uniche e immediatamente riconoscibili. Tante storie diverse. Mietono followers a destra e a manca, in tutto il mondo. E i marchi di moda fanno a gara per vestirle. Sono le influencer sì, ma non quelle in carne ed ossa: oggi il vero tema hot del mondo social (che incontra il marketing) sono le modelle virtuali. Si chiamano Miquela, Imma, Shudu, Bermuda, sono create da agenzie digitali e sfidano la percezione umana della realtà.

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Influencer e modelle virtuali, è giunta la loro epoca

Che sia arrivato quel momento tanto immaginato dalla science fiction, quell’epoca che la letteratura e il cinema hanno ritratto con varie sfumature, più o meno apocalittiche, dell’incontro, l’interazione diretta, del legame ufficialmente indissolubile tra realtà e mondo virtuale? Siamo vicini al punto in cui le persone in carne e ossa verranno sostituite (lavorativamente, sentimentalmente) da ologrammi e personaggi creati al computer? A giudicare dal successo delle influencer e delle modelle virtuali sì, the time has come. Sono ragazze bellissime – e a dire il vero non più ritoccare di tante celebrità che esagerano con Photoshop – che i marchi di moda ‘vestono’: indossano Balenciaga, Adidas, Chanel, Prada, Fenty Puma. Pubblicano post con i ‘classici’ contenuti da fashion blogger: messaggi universali, spesso superficiali, scene di vita quotidiana (splendida) e naturalmente qualche momento ‘pazzo’.

Hanno tutte una personalità, che trasmettono a colpi di post Instagram e che può davvero ingannare, di primo acchito. La narrazione con cui sono costruite è credibilissima, tanto che viene da pensare siano dei robot la cui intelligenza artificiale sfiora livelli di empatia e ragionamento umani. Una versione ‘visibile’ della voce di Samantha, che fa innamorare Joaquin Phoenix in Lei. O dell’ologramma-amante/compagna di Ryan Gosling in Blade Runner 2049. O degli androidi di Westworld, che un po’ alla volta capiscono di essere robot dopo una ‘vita’ passata a considerarsi umani.

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Le influencer digitali più celebri

Senza dubbio la regina è Lil Miquela, alias Miquela Sousa, modella con le lentiggini e l’acconciatura da principessa Leia che vanta 1,8 milioni di followers. È cool, ama lo street style e l’abbigliamento sportivo, ha un fidanzato e non manca di postare messaggi di emancipazione e impegno ‘sociale’. Sua amica ma in qualche modo anche alter ego è Bermudaibsae, che con ‘soli’ 207 mila followers incarna la bionda americana in stile Paris Hilton, tutta rosa Barbie e civetteria. Shudu è invece la statuaria modella da 196 mila followers amata da Fenty Beauty, la linea cosmetica di Rihanna. Nata’ nel 2017 e capace di ingannare molti, inizialmente, per la sua natura così difficile da decifrare, è più ‘professionale’ delle precedenti. Una top model, non una blogger.

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Tra le nuove arrivate c’è la giapponese Imma, una ragazza dall’estetica manga (ma iper-reale) che vive a Tokyo e ha, per ora, 168 mila followers. Ne ha soli 5.788 ma ha pubblicato solo 8 post la ‘digital superhuman’ Dagny, che con la sua bellezza aliena promette di aumentare esponenzialmente i seguaci. La vediamo posare con uno dei pochi influencer virtuali maschili, Colonel Sanders: sì, il personaggio-icona di KFC è un modello virtuale hipster.

Infine, molto amata dal mondo della moda, attivissima sui social (commenta sempre le foto di Chiara Ferragni) ed estremamente impegnata per cause benefiche – l’ambiente in primis – è Noonoouri. Modella, digital activist, vegan e fur free, la sua caratteristica è avere sembianze evidentemente ‘virtuali’. Al contrario delle precedenti infatti, che occorre guardare due volte prima di capire essere frutto della computer grafica, Noonoouri ha le proporzioni di una bambola, con corpo esile, testa grande e occhi giganti. Ma la sua personalità è tutt’altro che frivola.

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