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Ingie Chalhoub: regina della moda in Medio Oriente

Imprenditrice e stilista, Ingie è stata la prima donna ad affermare la moda parigina in Medio Oriente, varcando il confine tra sogno e realtà

Ingie Chalhoub
www.ingieparis.com

Anni Ottanta. Una giovane ragazza parigina, fresca di università, ha un sogno nel cassetto: portare il fascino e lo stile della capitale francese in luoghi ancora incontaminati, come il Medio Oriente. Stiamo parlando di Ingie Chalhoub, icona dell’alta moda del Medio Oriente, la prima donna ad aprire una boutique Chanel in Kwait nel 1983, e la prima ad importare in Arabia Saudita, Qatar, Baharain e Libano le più prestigiose maison di moda italiana e francese.
“C’è voluta determinazione, fatica e tante, tante battaglie – ha raccontato più volte la Chalhoub ricordando i suoi esordi  nel mondo della moda –  Ma poi è arrivata la prima mini boutique di Chanel”.

Presidente e Amministratore delegato delle Etoile Group di Dubai, Ingie negli ultimi trent’anni ha attirato verso il Medio Oriente più di 200 marchi di lusso, tra cui Chanel, Valentino, Ralph Lauren, Tod e Galliano  cercando di far confluire due universi estetici diversi, e arricchendo sia le donne occidentali che quelle mediorientali. Nel 2005 lancia l’Etoile La Boutique, un brand all’interno del Gruppo Etoile che regala una splendida fusione visiva di arte e moda, un binomio premia i negozi Etoile, divenuti un punto di riferimento per le tendenze del Medio Oriente.
"Sono onorata per la fiducia e il sostegno che i designer internazionali hanno riposto in me e nell’Etoile Group  – ha affermato Ingie – Questo sicuramente dimostra che abbiamo mantenuto tutte le promesse fatte e continueremo a farlo. La nostra missione non finisce mai ed è in continua crescita adattandosi alle esigenze e ai bisogni della Regione ".

Costantemente alla ricerca di reinventare se stessa, la stella d’Oriente si è messa a capo della sua personale linea di abbigliamento, “Ingie Paris”, che ha la sua sede creativa nella capitale francese e che distribuisce in tutto il mondo. 
"Lo so che sembra un’inversione di marcia – ha raccontato Ingie a D di Repubblica – Prima si diventa stilisti e poi si prosegue creando il proprio impero commerciale. Ma per me diventare fashion designer era una continuazione di quello che stavo facendo. Ho iniziato la mia attività di imprenditrice proprio grazie al mio amore per la moda, le due categorie non sono mai state distinte dentro me. E’ stato un processo naturale. "

Ponte ideale tra due mondi apparentemente diversi, la forza di Chalhoub risiede nella sua capacità di coniugare la conoscenza creativa e dettagliata dei marchi di moda con la determinazione nel mondo degli affari.
“La moda è una forma d’arte – ha sottolineato Ingie – E come tutta la grandi arti deve catturare il pubblico, sempre”. 

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