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Design sostenibile, le novità nell’arredamento

Soluzioni che nascono da materiali naturali o dal riciclo in cui stile ed ecologia vanno a braccetto

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Ci sono tanti modi di essere ‘eco’. Riciclare, usare materiali sostenibili, attingere a fonti rinnovabili: sono solo alcune delle possibilità che abbiamo a disposizione per condurre una vita più attenta all’ambiente. Lo stesso vale per il design e l’arredamento, la cui produzione può avvenire secondo logiche ‘green’ in diversi modi. Arricchire la casa con oggetti, complementi, elementi funzionali che nascono da processi virtuosi non è una scelta particolarmente complicata, perché oggi sono molte le aziende che hanno alzato la soglia di attenzione verso queste tematiche. Virando verso un design sostenibile e dando vita a collezioni basate su principi ecologici che rendono la casa speciale.

Il design sostenibile comincia con il legno

Uno dei materiali eco per eccellenza è il legno. È naturale, riciclabile, e proviene da una fonte rinnovabile. Ma anche il legname dev’essere trattato con responsabilità: gli alberi sono preziosi, anzi, sono indispensabili, e molte specie impiegano anni per ricrescere. Ecco dunque che optare per il legno come materiale da cui ricavare complementi d’arredo di design è un ottimo punto di partenza, ma se lo si fa assicurandosi di non danneggiare le riserve boschive è ancora meglio.

In questa ottica è stato concepito Stool, sgabello firmato da Jasper Morrison e Wataru Kumano per Nanban (piattaforma di e-commerce specializzata nella produzione nipponica). Stool celebra l’anniversario dell’associazione More Trees, il cui obiettivo è promuovere un uso responsabile dei boschi, e parte del ricavato finanzia progetti di conservazione delle foreste giapponesi. Si tratta di un prodotto della serie East meets West, ed è uno sgabello realizzato a mano da artigiani con legno di hinoki proveniente da Higashi-Shirakawa a Gifu. Viene fornito con un kit di auto-assemblaggio, ed è disponibile in due formati, uno singolo e uno a panchetta.

Il pregio dell’alluminio

Non è scontato, eppure uno dei materiali più sostenibili di cui si può servire la produzione di home decor e complementi d’arredo è l’alluminio. È riciclabile all’infinito e non perde le sue caratteristiche di leggerezza, lucentezza, duttilità, resistenza. Non si ossida, non si rovina, resiste alla corrosione. Presupposti graditi ad “aluminia”, nuovo brand di oggetti in alluminio che debutta con un’esclusiva capsule collection per la tavola.

La collezione è realizzata con DVNE Milano, e si basa su un materiale unico in grado di donare sorprendenti effetti cangianti alle superfici. Grazie alla competenza tecnica di RotaGroup nella lavorazione dell’alluminio, è nata una serie di ciotole e piatti piani decorativi realizzati a partire da una lega caratterizzata da una particolare grana. Gli oggetti risultano cangianti e mutevoli in base alla luce, e sono disponibili in 4 colorazioni: Naturale, Inox, Champagne e Nocciola. Per una tavola pura, elegante, ecosostenibile.

Quando la plastica diventa soffice

Quando invece i materiali non sono ‘nobili’ e non possiedono il fascino aulico delle materie naturali, possono comunque diventare virtuosi grazie a processi di riciclo e riuso, che permettono di abbattere drasticamente il loro impatto ambientale. È il caso della plastica, materiale che sta creando non pochi danni all’ecosistema: anziché produrne di più, perché non riciclare quella vecchia, dando vita a nuovi, utili complementi e a opere di design sostenibile? Alcuni possono addirittura diventare delle icone, come è successo a Little Nobody, la sedia per bambini di Komplot e HAY.

Una sediolina composta da un pezzo unico di plastica riciclata (al 100%) che tra le varianti propone anche la conversione in morbido feltro. Senza angoli, spigoli e alcuna parte che si può rompere, è leggera ma resistente, e non fa alcun rumore se trascinata sul pavimento.

Rimanendo in tema di plastica che diventa una fibra di feltro, Muuto ha una proposta che non è esattamente una novità, perché è ormai divenuta icona nel suo genere: si tratta del paralume Under The Bell, disegnato da Iskos-Berlin. L’80% della sua composizione deriva da riciclo, e dal punto di vista dell’estetica gioca con il contrasto tra la forma scultorea e la materia soffice al tatto. Perfetto per arredare un ambiente con il minimalismo del design nordico.

Oppure…

Anche i piccoli gesti quotidiani dovrebbero avvenire in un’ottica sostenibile. Perché non rinunciare, per esempio, alle bottigliette di plastica optando per una bella borraccia termica, che tiene le bevande al fresco (o al caldo) per 24 ore, ed è estremamente durevole grazie all’acciaio inossidabile? Questa, per esempio

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Al posto degli involucri e i sacchetti in plastica, per conservare gli alimenti si possono impiegare delle membrane in cera d’api. Riutilizzabili e adattabili a diversi formati, si usano per avvolgere cibi freschi o per chiudere contenitori in vetro, aderendo alle superfici.

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Immaginate quanta materia prima si risparmierebbe se tutte le donne che ogni sera si struccano optassero per dischetti riutilizzabili anziché quelli usa e getta. Se volete partecipare a questo ‘sondaggio’ cominciate a sostituire i classici dischetti con questi lavabili in bambù.

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