Laura Biagiotti

Nell’anno del centenario del Manifesto sul Futurismo di Marinetti, la stilista s’ispira a Giacomo Balla. Ed ecco che ne esce fuori una collezione energizzante e dinamica, dai tagli asciutti. Le donne di Laura si fanno avanti sicure di se con grandi occhiali che coprono il volto, cappotti e maglieria con cappucci, colori e grafismi taglienti, inediti patchwork. Il capo futurista per eccellenza è la tuta, in cashmere a treccioline, oppure con pannelli viola e fucsia. E poi, il Bianco Biagiotti che sfuma nei toni del nudo. Stampe di rose e fiori percorrono la collezione.

Il glamour del total white

Discreto di giorno, ultra chic di notte. La candida tinta ricopre gli accessori di stagione, per donne ‘candide’, certo, ma anche sfrontate.

Milano Moda: l’arte e l’Oriente le vere star

L’arte approda sugli abiti di Laura Biagiotti, le donne di potere sono le icone di Donatella Versace,
rockettare quelle di John Richmond. E Scervino osserva un minuto di silenzio in solidarietà con i monaci
Rangoon.

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Rangoon.