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5 stili per fare coppia. Qual è il tuo? E ti soddisfa?

L’Università di Losanna identifica 5 tipologie dello stare insieme. Le differenze si basano su esperienze e tratti caratteriali, attenzione ai rischi nel “classificarsi” nel rapporto

5 stili per fare coppia
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5 stili per fare coppia. 5 tipologie di relazione. Certo, incidono le personalità del partner. O il livello di romanticismo e il modus vivendi. È la scienza a condurci nel campo delle relazioni e a dirci che per stare insieme, non si va oltre 5 modalità.

5 stili per fare coppia: lo studio di Losanna

Uno studio condotto dal professor Jean Kellerhals e dalla sua squadra all’Università di Losanna, ha analizzato 1500 coppie. Dopo aver seguito quotidianità, caratteri ed esperienze dei partecipanti, il risultato ha portato a identificare 5 stili principali di coppie.

Il bastione, la coppia di bozzoli, la coppia associativa, coppia parallela e coppia di compagni.

Il bastione è caratterizzato dalla chiusura tra “mura fortificate. Si tratta di una coppia che esce poco. E che spesso percepisce i segnali che arrivano dall’esterno come una minaccia. È un legame che vuole evitare sconvolgimenti, conflitti e tensioni. Almeno in apparenza. Ma una cosa è certa: si cerca di evitare motivi di discordia. Tutte le decisioni vengono prese insieme e i partner tendono ad assegnarsi ruoli ben precisi nel film della loro relazione. Ma questo tipo di coppia non è immune alla routine. E l’insoddisfazione può essere sempre in agguato.

La priorità della “coppia di bozzoli”è preservare il benessere del partner. Proprio come accade nel“bastione”, la chiusura alle relazioni esterne è notevole. Il funzionamento del rapporto ruota intorno al potente legame che unisce i due partner. Preservano gelosamente la loro intimità, la loro vita familiare e mostrano una relativa indifferenza al resto del mondo. La differenza con la prima tipologia di coppia risiede nei ruoli. In questo caso non sono “standardizzati”.

Lavori domestici e relazionali vengono assegnati a seconda delle circostanze e disponibilità di ciascuno. L’atmosfera familiare è in gran parte fatta di comfort, generosità e comprensione. Anche in questo caso, l’incapacità di arricchirsi dell’esterno può essere un punto a sfavore. Spesso i coniugi hanno bisogno l’uno dell’altro per affermarsi, ma è necessario che invece le individualità di entrambi siano ben distanziate e delineate.

Coppia associativa, di compagni e parallela: indipendenza e individualità come ingredienti di felicità

Tra i 5 stili per fare coppia, quella associativa. Qui non si concorda su tutto. E ci si muove anche in indipendenza. L’ambiente esterno – informazioni, relazioni – contribuisce alla crescita e si rivela una risorsa indispensabile per l’equilibrio personale. I ruoli non sono differenziati. C’è grande flessibilità, improvvisazione, anche nel quotidiano. Ma troppa indipendenza può danneggiare la complicità e il piacere nell’amore. La sana via di mezzo è comunque indispensabile: un po’ insieme, un po’ da soli!

La coppia di compagni concorda e lavora insieme. Tuttavia, con grande flessibilità, esiste una chiara distinzione tra i ruoli. L’esterno costituisce un centro di cura essenziale e nutre il rapporto. I valori dell’integrazione sociale (educazione dei bambini, successo sociale della coppia) sono un fattore importante nella concezione del loro ideale. E lo sono in egual misura solidarietà e affetto. Errori da evitare: gli interessi dei partner possono svanire di fronte alle priorità della coppia e della famiglia. E una coppia è uguale a due personalità. L’altro non è né noi né la coppia!

Ultimo tra i 5 stili per fare coppia, la parallela. Siamo nel campo dell’uno accanto all’altro senza una reale condivisione. Ognuno vive al proprio ritmo, con le proprie attività. Contrariamente alla coppia associativa, questo stile di vita parallelo risulta indifferenza, o addirittura reciproco disprezzo dei partner. Si vive fianco a fianco senza incontrarsi o condividere buoni momenti. Lo scambio non esiste in questa coppia, i ruoli sono ben determinati e le regole rigide. Spesso i ruoli sono addirittura “forzati”.

Una domanda, in questo caso, nasce spontanea: è proprio questo che vogliamo? È una relazione scelta o subita? Chiedetevi cosa vi ha portato a una tale situazione e mettete fine a questo rapporto. Se non esiste una formula della coppia ideale, è certo che la fioritura di una relazione dipende dalla fede di ciascuno nell’amore, in sé e nell’altro. Una buona comunicazione e una reciproca disponibilità sono essenziali.

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