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Vivere in una serra per respirare aria pulita

Bubbles è il progetto di uno studio di architettura in risposta all’inquinamento dell’aria in città come Pechino

Serra
Orproject

Nei Paesi dove in questi anni si sta assistendo ad un rapidissimo sviluppo, come India e Cina, sta avvenendo anche un importante aumento dell’inquinamento. Pechino ad esempio è una delle città dove l’aria è più irrespirabile al mondo: l’inquinamento atmosferico nella metropoli cinese segna record di invivibilità continui, e le coltri di smog che avvolgono i palazzi sono un’immagine tristemente nota. Per ovviare al problema uno studio di architettura propone un’idea originale, che non costituisce una soluzione all’inquinamento ma perlomeno offre una sorta di ‘isola felice’: racchiudere un’area della città all’interno di una enorme serra, una cupola che sovrasti una porzione di centro urbano e dentro la quale sviluppare un mini ecosistema.

Bubbles’ è un progetto di bioserre che nasce dallo studio Orproject, applicabile a qualsiasi città eccessivamente inquinata, che offre una sorta di architettura estrema per salvaguardare l’aria. All’interno della grande cupola trova alloggio un parco con giardino botanico, circondato da edifici in cui sistemare uffici, attività commerciali, qualche appartamento e facilitazioni sanitarie che facciano un uso specifico dell’aria pulita. Nelle Bubbles infatti l’aria è filtrata e priva di sostanze nocive, mentre temperatura e umidità vengono controllate in modo da favorire un clima ideale tutto l’anno, che permetta ad una ricca vegetazione di proliferare.

Un’oasi dove respirare aria pulita all’interno della città inquinata, avvolta in una struttura studiata per essere leggera e relativamente poco costosa, la cui geometria si rifà alle venature delle foglie e alle ali delle farfalle. Pannelli fotovoltaici integrati nella struttura generano l’energia necessaria all’elettricità interna. Le Bubbles possono ovviamente essere utilizzate anche per altri scopi, come ospitare scuole o impianti sportivi, ad esempio.

Una misura estrema? Forse sì, ma anche i livelli di inquinamento sono estremi, e finché non cambieranno le politiche mondiali e tutto non sarà convertito con misure ecologiche (trasporti, industrie, edilizia) l’architettura si sforza di trovare soluzioni ‘tampone’. Per maggiori informazioni orproject.com/bubbles/