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Non solo lago

Como, posta in un avvallamento tra il monte di Brunate e le colline di Sant’Eustachio, è lambita dal meraviglioso lago. L’insenatura di Como, centro di turismo per tutto l’arco dell’anno, è un porto antichissimo e le origini della città rispecchiano quelle della sua importanza strategica.

Como
courtesy of ©Comune di Como

Como, posta in un avvallamento tra il monte di Brunate e le colline di SantEustachio, è lambita dal meraviglioso lago. A chi lo osserva, le sue forme e il suo inconfondibile articolarsi in tre rami ricordano per aspetto un fiordo di paesi lontani. E dei fiordi, il Lario ha anche la profondità: i 400 metri del fondale rispetto alla superficie, gli attribuiscono il primato di lago più profondo del continente europeo. Linsenatura di Como, centro di turismo per tutto larco dellanno, è un porto antichissimo e le origini della città rispecchiano quelle della sua importanza strategica. Il nucleo storico comense è ancora parzialmente racchiuso da unimponente cinta murata che custodisce gioielli architettonici come il Duomo, La Torre del Comune, il Broletto e scorci di edifici medievali. Il Duomo è il riassunto di ben quattro secoli di lavori (1396-1770), e si impone per la sua mole ma soprattutto per l’armonica fusione dei vari stili. Durante il lungo periodo della costruzione emersero due stili dominanti: il tardo gotico della facciata e del piedicroce (prima metà del Quattrocento, inizio del Cinquecento) e il rinascimentale dei fianchi (primo Rinascimento) e delle absidi esterne e del capocroce interno (tardo Rinascimento), che non contrastano con la cupola del grande Juvarra (1744). Sul lago, il perimetro delle acque è punteggiato da una serie di ville che testimoniano il passato della città come residenza di prestigio. Villa Olmo, Villa Saporiti, Villa Gallia e Villa Parravicini hanno mantenuto intatto il loro fascino. Villa Olmo si affaccia sul grande paesaggio del lago ed appare immediatamente al turista in tutto il suo splendore. Qui vi giunse addirittura Napoleone, nel 1797, con la moglie Giuseppina e la sorella Elisa. Nel 1927 con la grande Esposizione Voltiana, fu inaugurata la proprietà comunale e da allora la villa diventò il naturale centro delle attività culturali comasche: concerti, spettacoli teatrali, congressi, dibattiti e mostre. All’interno si ammirano belle e decoratissime sale, ornate da affreschi di buona scuola. Delle chiese comasche, merita una visita la basilica di SantAbbondio che è uno dei capolavori dellarchitettura romanica lombarda. La facciata, a capanna, ha un unico portale, mentre due grandiose torri campanarie sorgono ai lati. Estremamante suggestivo alla sera, il faro voltiano, a S. Maurizio sopra il piccolo borgo di Brunate. Costruito nel 1927, per onorare Volta nel centenario della morte, è visibile nella notte a cinquanta chilometri di distanza. Raggiungere Brunate in funicolare è già di per sé un mini viaggio denso di emozioni. Da godere il panorama mozzafiato sul lago e le alpi che accompagna la salita. Da Brunate è possibile ridiscendere a Como anche a piedi lungo caratteristici itinerari.