Pubblicato il

Barolo, terra del gusto

Tra itinerari del gusto e tradizioni popolari, a spasso per le dolci colline delle Langhe. Dove l’antico borgo piemontese festeggia l’omonimo “re dei vini”.

Barolo

Quando la terra delle Langhe comincia a coprirsi dei primi riflessi autunnali, preludio alla imminente vendemmia, in questo angolo di Piemonte è tempo di Barolo. Il “re dei vini” viene festeggiato ogni anno, come in certi paesi si venerano i Santi, con un tradizionale appuntamento che allieta le strade del borgo omonimo. Dove l’impianto medievale del centro storico regala scorci fotografici di rarefatta atmosfera e la possibilità di visitare il Castello dei Falletti, il Museo Etnografico dedicato al Barolo e l’Enoteca Regionale del Barolo.

Nella cornice irregolare dipinta dalle caratteristiche creste assottigliate delle colline – le “langhe” nella tradizione locale – si svolge (quest’anno dal 9 all’11 settembre) il Barolo Weinfest, un’occasione che sprona alla scoperta dei sapori locali, accompagnando i visitatori per mano, attraverso cantine e sprazzi di natura, mediante percorsi appositamente studiati e con l’intervento diretto dei produttori.

La gastronomia delle Langhe è un qualcosa che ha a che fare con il vino in senso molto stretto, sì che pare impossibile – agli abitanti di qui, ma anche agli habitué stranieri sempre numerosi – gustare le succulente pietanze locali senza una caraffa di vino al seguito. Lo stesso Barolo è un ingrediente fondamentale usato molto spesso nelle cucinazioni. Dagli agnolotti al plin (così chiamati per la caratteristica forma irregolare data dal “plin”, il pizzicotto che stringe l’agnolotto fra pollice, indice e medio) al riso al Barolo, fino alle tinche di Ceresole, vanto del panorama ittico locale.

E ancora i salumi al Barolo, l’olio imperiese, il peperone di Carmagnola, i funghi di Calizzano, il pane confezionato con vari tipi di farina, il miele di Montezemolo e quello della Valle Soana, le conserve di verdure sott’olio, le lumache, il riso al barolo e naturalmente l’uva locale. Un accenno merita la produzione casearia piemontese che i visitatori potranno gustare nel borgo di Barolo anche a festa finita, nelle trattorie e osterie tipiche. Dai formaggi della Valle Sacra al Bra, dal Caprino dolce del Moncenisio all’Erborinato di pecora della Val Chiusella.

Come arrivare: Autostrada A6 Torino-Savona, uscita Marene. Da qui seguire le indicazioni per Bra. Successivamente svoltare a destra e seguire le indicazioni per Pollenzo e Alba. Una volta giunti in prossimità dell’abitato di Roddi, svoltare a destra sulla provinciale e seguire le indicazioni per Barolo.

Informazioni
Turismo in Langa
Tel: 0173/364030
www.turismoinlanga.it

Offerte di viaggio
Cannubi Tour Operator
Tel: 0173/440452