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Lugano in musica

Evento per tutti gli appassionati di musica classica che si rinnova ogni anno, il Lugano Festival si inaugura il 20 aprile. Tra gli appuntamenti immancabili l’Eroica di Beethoven e le serate con l’Orchestra della Scala, la Filarmonica e l’Academy of Saint Martin in the Fields di Londra.

Lugano

La natura con uno dei più suggestivi laghi delle Prealpi e le colline del Monte Brè e San Salvatore fanno da cornice ad una delle mete preferite per un turismo d’elite: si tratta di Lugano, il centro più importante della Svizzera meridionale.

Ancora oggi sono visibili le impronte galliche e romane ed è davvero un piacere andare alla scoperta del centro storico che, con i suoi vicoli e le strette vie chiuse al traffico, consente di camminare nella più completa tranquillità. Assolutamente da non perdere, al di là dello shopping magari in uno dei tanti mercatini, è una passeggiata sul lungolago fermandosi ad assaporare la quieta atmofera dei graziosi ristorantini, e la visita al Giardino Belvedere, con sculture di artisti moderni internazionali.

Un motivo in più per una visita nella bella stagione è l’appuntamento con il Lugano Festival, una manifestazione immancabile per gli amanti di musica classica,  che si inaugura il 20 aprile protraendosi fino alla fine di giugno. Come vuole la tradizione, l’evento si suddivide in due ampi capitoli: il primo dedicato prevalentemente alla musica orchestrale, il secondo più caratteristico, con la presenza di giovani talenti ed artisti famosi.

La serata di gala, prevista per il 25 aprile, è l’appuntamento principale della prima sezione, che presenta l’Eroica di Beethoven diretta dal maestro Daniel Barenboim con l’Orchestra della Scala. Molto atteso è anche il ritorno della Filarmonica della Scala e della londinese Academy of Saint Martin in the Fields, oltre che della Philharmonia Praga e l’Orchestra Filarmonica Slovena di Lubiana in rappresentanza dell’area culturale mitteleuropea.

La padrona di casa del Festival, l’Orchestra della Svizzera Italiana, è protagonista di due serate dirette da Alexander Vedernikov, direttore del Teatro Bolshoi di Mosca, e Gerd Albrecht. Accanto alle grandi orchestre di tradizione, non mancano due formazioni di punta nell’interpretazione della musica del Sei e Settecento con strumenti d’epoca: Il Giardino Armonico di Giovanni Antonimi che trova nella rappresentazione delle opere di Vivaldi il suo punto focale, e I Barocchisti di Diego Fasolis uniti al Coro della Radio Svizzera Italiana, che propongono una serata insolita interpretando in forma di concerto l’azione teatrale di Orfeo ed Euridice di Gluck.

Il repertorio classico e romantico offre ampi spazi alle figure di Brahms, Dvorak e Wagner, ma di grande interesse sono anche la serata russa dedicata a Mussorgskij, Ciaikovskij e Stravinskij e al classicismo viennese con Haydn, Mozart e Beethoven.

Informazioni
www.luganofestival.ch

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