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Viaggi d’amore con Federico Moccia

Nel suo ultimo libro “Amore 14”, Federico Moccia si è cimentato con un romanzo tutto al femminile… Lo incontriamo per parlare di viaggi, donne e, naturalmente, amore.

Lucchetti a Ponte Milvio - Roma
©Claudio Leone / LaPresse

Con il suo primo romanzo, divenuto poi anche un film, “Tre metri sopra il cielo” (Edizioni Feltrinelli), ha venduto oltre un milione di copie mostrando in un ritratto collettivo le storie di un gruppo di giovani adolescenti romani che affrontano la vita, i primi amori, le corse in moto, le scazzottate. Successo ripetuto anche con il secondo libro “Ho voglia di te“, sempre pubblicato da Feltrinelli, che vede gli stessi protagonisti un po’ più grandi alle prese con lo scorrere della vita delle amicizie e degli amori.

C’è da aspettarsi quindi lo stesso furor di popolo per il suo ultimo lavoro. Federico Moccia con “Amore 14″ (Feltrinelli Editore), in libreria dal 2 ottobre, si è cimentato con un romanzo tutto al femminile che vede tre generazioni di donne a confronto: la giovane Carolina di 14 anni, la mamma e la nonna che nonostante l’età e le esperienze diverse si trovano a vivere momenti di felicità, dolore, passione che le avvicina e in qualche modo le accomuna.

Come è nata l’idea per questo nuovo libro?
Mi piaceva l’idea di raccontare tre generazioni diverse alle prese con l’amore; la figlia che lo scopre per la prima volta, la mamma che lo vive con le sue difficoltà nel matrimonio e la nonna che è arrivata fino in fondo. Con Carolina, la protagonista, sono tornato indietro ai miei quattordici anni e non è stato facile, ma nello stesso tempo mi è piaciuto molto rivivere quelle esperienze il primo bacio e la voglia di diventare grande. È stata un po’ una sfida con me stesso. Carolina è allegra e ironica è un giovane Holden al femminile.

I suoi libri vogliono essere delle favole e spingono a continuare a sognare?
Sì anche questo è un inno all’amore, ma nello stesso tempo mostra anche le possibili delusioni, le paure, le tensioni che provoca l’essere innamorati a qualsiasi età. Il bello di leggere un libro è che di immedesimi nel protagonista e ti dimentichi pagina dopo pagina di quanti anni ha soprattutto se le esperienze raccontate sono quelle che viviamo tutti i giorni.

Cosa ama fare quando ha un po’ di tempo libero e dove si rifugia?
Io amo moltissimo viaggiare e soprattutto il mare perché ha la proprietà di rilassarmi, quando ho un po’ di tempo libero quindi vado all’Argentario: Porto Santo Stefano, la spiaggia della Feniglia, Porto Ercole, sono luoghi bellissimi dove la collina degrada verso il mare.  Credo che l’Italia sia da scoprire, come la Sardegna ci sono zone meravigliose ben lontane da quelle battute dai turisti e vip e io le preferisco.

Che tipo di viaggiatore è? Avventuriero o comodo?
Diciamo che in tre settimane di vacanza qualche avventura mi piace, certo magari la fine del viaggio si conclude in maniera sedentaria in un luogo solo.

Cosa non manca mai nella sua valigia?
La musica. In passato viaggiavo con il mangianastri adesso per fortuna la tecnologia mi aiuta e giro sempre con il mio ipod.

Il viaggio che gli ha lasciato un miglior ricordo?
Un viaggio in Turchia, con la mia fidanzata. Abbiamo affittato una macchina e via alla scoperta di questo Paese in totale libertà senza orari o tempi obbligati.

Il suo viaggio ideale?
Un viaggio/desiderio realizzato, era quello di visitare i luoghi di Hemingway. Qualche anno fa sono stato a Cuba e invece quest’anno sono andato a Key West. Così ora conosco qualcosa in più del mio scrittore preferito e ho potuto vedere i luoghi che lo hanno ispirato. Atra meta che vorrei visitare è il Giappone, per una curiosità profonda nei confronti della vita di questo popolo dalle tradizioni così diverse.

I suoi libri sono in qualche modo influenzati dai viaggi che ha fatto?
Assolutamente sì, il mio raccontare nasce dalle sensazioni che ho provato e vissuto, ho, infatti, descritto fughe d’amore in Thailandia e in Vietnam. Credo che ogni viaggio dia una nuova sfumatura a quello che già conosci e più sapore a tutto quello che hai già vissuto.

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