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Teniamola d’occhio: Jennifer Lawrence

Abbiamo incontrato la giovane attrice la cui performance in “The Burning Plain – Il confine della solitudine” tiene testa a quelle di Charlize Theron e Kim Basinger. La pellicola è attualmente nelle sale cinematografiche.

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Una 18enne ad Hollywood. Questa è Jennifer Lawrence, attualmente sugli schermi con una notevole performance nel durissimo “The Burning Plain – Il confine della solitudine”, un’interpretazione vincitrice all’ultima Mostra del Cinema di Venezia del premio Marcello Mastroianni come migliore attrice emergente. Noi l’abbiamo incontrata per parlare del suo rapporto con Charlize Theron e Kim Basinger e della sua entrata nel mondo di Hollywood.

Buongiorno Jennifer, ci racconti del tuo lavoro sul set insieme a Charlize Theron e Kim Basinger…
Beh, nel film ho lavorato direttamente solo con Kim Basinger: non mi sarei mai aspettata una concentrazione così intensa prima di ogni scena, un impegno e immedesimazione nel personaggio che dava forza e convinzione a chiunque gli fosse accanto. E’ stata eccezionale poterla osservare.

E Charlize Theron?
Sebbene non abbiamo avuto scene in comune, Charlize è stata anche la produttrice esecutiva del progetto e quindi l’ho vista quasi ogni giorno. Di lei ho potuto apprezzare la professionalità con cui organizzava il lavoro sul set, il coinvolgimento e l’attenzione che metteva in ogni frangente della lavorazione. In Kim Basinger ho potuto vedere una grande attrice, in Charlize Theron una gran donna. Spero di poter mettere in pratica tutto ciò che ho imparato osservandole.

Raccontaci del tuo provino con Guillermo Arriaga…
Nella maggior parte dei provini mi sento come se partecipassi ad un concorso per miss dove le eliminazioni sono lunghe ed estenuanti… questa volta non è andata così. Quando sono arrivata all’incontro mi sono ritrovata da sola.  Arriaga mi ha detto che dopo aver visto la mia registrazione aveva smesso di vedere i videotape delle altre persone. Ho riprovato un paio di battute e poi mi è stato chiesto di fare una scena con quello che sarebbe dovuto essere il mio partner nel film, J.D. Pardo. Finita la scena, Arriaga ci ha chiesto di continuare improvvisando. Siamo andati avanti per cinque minuti e quando abbiamo finito il casting director piangeva, Arriaga mi ha dato un bacio in fronte e poi mi ha invitato fuori a pranzo per festeggiare!

A 18 anni sei già a Hollywood. Cosa ci dici dello showbusiness?
Che si tratta di un ambiente davvero folle che bisogna prendere come un gioco. Mi sento come una bambina in un negozio di dolci che può allungare le mani ovunque e sporcarsela con ogni sciroppo, e un po’ ne ho paura. Per questo cerco di prenderlo solo come un lavoro, un modo per guadagnarmi da vivere. Ogni volta che finisco un film me ne torno in Kentucky a vivere la mia vera vita.

Adesso che hai preso parte a questo film, come vedi il tuo futuro di attrice?
Non credete che non abbia moltissimi dubbi su ciò che sarà il mio futuro. Penso che la recitazione sia una sorta di dono naturale che uno si ritrova e che al momento opportuno esce fuori, io sto aspettando di capire se in me è uscito o sta per uscire, sennò dovrò arrangiarmi in qualche altro modo per vivere.

C’è un qualche autore americano con cui vorresti lavorare?
Certamente!… Adorerei stare sul set con i Fratelli Coen!

Vi ricordiamo che “The Burning Plain – Il confine della solitudine” è attualmente nelle sale, distribuito da Medusa. Per saperne di più, leggete la nostra intervista col regista Guillermo Arriaga