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La Z de noantri

Un nuovo personaggio s’aggira negli studi di RaiTre, ma il suo habitat naturale è la Rete. La sua biografia è oscura, i suoi pensieri tutt’altro. Non porta maschere né mantelli ma è un supereroe della netgeneration e di chi guarda la tv.

La Z de noantri
© Suzukimaruki

Impossibile non sapere chi sia Zorro, l’eroe di nero vestito su cavallo in tinta e che con abile spada, zac!zac!zac!, in tre rapide mosse lascia l’inconfondibile firma dopo l’ennesimo sopraffattore sconfitto.

Ecco, Zorro, non c’entra niente con Zoro, perché non si tratta di un supereroe sgrammaticato, ma bensì di Diego Bianchi, romano doc che ama definirsi “coatto” (zoro in romanesco significa proprio questo!), ma soprattutto un blogger che è sbarcato in tv, senza lasciare la Rete. Forse l’unico, se memoria non tradisce, ad aver fatto del blogging una professione o per lo meno ad aver saputo sfruttare senza speculazione, la sua abilità analitica e di comunicatore nonché la visibilità raggiunta nel Web. In fin dei conti il dibattito su dove si collochi il blogger (Opinionista? Giornalista? Scrittore? Comunicatore o che?) è rovente e Zoro, da questo punto di vista, una creatura un po’ superdotata lo è.

Il suo blog, da lui definito “saltuario d’informazione e opinionistica estremamente personale”, è tra i più cliccati della Rete e come ogni blog ben fatto, tratta dei più disparati argomenti. Zoro scrive qui diegobianchi.com/zoro.blog.excite.it dal 2003, esprimendo pensieri divertenti ma anche profondi, alternati a post in romanesco davvero spassosi e non solo per chi romano non lo è. Tra i vari tag, mitico è quello sul Grande Fratello in cui Zoro analizza il reality, incuriosito “sociologicamente in qualità di agenti devastanti per le nuove generazioni”.

Però, dal momento che, per definizione, il Web è tutto collegato a tutto, Diego Bianchi si è inventato un format video che “rendesse inutile” la visione del GF. Ha aperto un canale su YouTube (www.youtube.com/user/diegobianchi), dando prova magistrale della sua verve, spiegando il GF con il supporto di Barbie e Ken!

Qui è stato notato prima dalla Endemol, che produce il GF e l’ha chiamato come inviato fuori dalla Casa per due puntate, e ora dalla Rai.

Prima, però c’è un must di mezzo, che si chiama Tolleranza Zoro, serie di video-opinioni in cui Diego Bianchi, all’inizio dichiarato sostenitore del PD (“ma solo perché è l’unico che ci rimane”), in campagna elettorale suggeriva buoni consigli telefonici a “Warter!” su come sbaragliare il Pdl.

Poi, dopo la drastica sconfitta della sinistra alle ultime elezioni, Tolleranza Zoro prosegue e stimola non solo la nascita di un “gruppo di auto-aiuto politico per democratici afflitti dalla sindrome da PD moscio”, La Fondazione Daje (www.fondazionedaje.com), ma anche si allarga con inchieste ed analisi al PD, proponendo un’interessante (ed esilarante) punto di vista critico dall’interno della sinistra stessa. Elogio di autocritica e autoironia, suo malgrado.

E’ da qui che Zoro viene chiamato a RaiTre, partecipando nel cast fisso di Parla con me, trasmissione condotta da Serena Dandini, dal martedì al venerdì in seconda serata.

Non solo, Zoro scrive La7 di 7oro sul sito di La7 e cura una rubrica su Il Riformista ogni sabato, chiamata La Posta di Zoro.

In fin dei conti Zoro a Zorro un po’ assomiglia: sarà coatto e senza cavallo, ma con lo strumento con cui è più abile, l’analisi attraverso la scrittura, lascia il segno. In pochissime mosse.