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Cambiamenti in vista

A settembre, il cambio stagionale è negli armadi, nelle tariffe post vacanze e nei palinsesti tv: sono i cambi di personalità shock di Dollhouse e le vicende di scambismo sessuale anni ’70 delle coppie in Swingtown. Ecco le nuove serie tv di Sky.

Dollhouse
courtesy of Fox

Le emittenti televisive sono sui blocchi di partenza, pronte allo scatto verso la nuova stagione televisiva. Ma ben prima del segnale di via, si è intuito che sarà un autunno tv ricco di sorprese, sicuramente variegato, anzi, di più, letteralmente mutevole.

Infatti, per due nuove serie tv si parla di cambiamenti, in due accezioni opposte, entrambe curiose, del termine: scambi di personalità shock nell’inquietante “Dollhouse” e scambismo sessuale, nella “scomoda” e spregiudicata “Swingtown”.

In prima visione assoluta italiana, parte su Fox (canale 110 di Sky) la prima stagione di “Dollhouse”, in onda ogni giovedì alle 21:00 a partire dal 3 settembre.

Si tratta di una serie tv statunitense, ideata da Joss Whedon (già autore di Buffy e Angel) le cui premesse, piuttosto inquietanti, spaziano dal fantascientifico, all’iperrealistico, passando per lo psicodramma, il cui tema centrale è il concetto di cambiamento continuo e drastico, potenzialmente perenne.

A dispetto del nome “Dollhouse” (Casa di Bambola) è un luogo illegale e segreto, dove ogni desiderio, qualsiasi desiderio, può diventare realtà. Uccidere, rapinare, confondere, dissimulare ma anche salvare, proteggere e sorprendere qualcuno, senza farlo direttamente. Ovvero, facendolo fare a qualcun altro, pagando un mercato illegale e torbido di personalità a noleggio disposte a farlo senza indugio: ci pensano gli Attivi, persone programmate da una speciale macchina per soddisfare pienamente i desideri più vari dei clienti.

Non robot, né disperati disposti a tutto, gli Attivi sono persone che hanno deciso spontaneamente di partecipare al programma sperimentale e consegnare alla scienza i loro corpi e le loro menti, per cinque anni. Inizialmente svuotati delle proprie personalità, sentimenti, pulsioni e ricordi, gli Attivi vengono poi riprogrammati a seconda dell’ingaggio commissionato e dotati di caratteristiche, emotività, abilità e prerogative richieste. A missione compiuta, tutti questi dati verranno nuovamente cancellati, mediante un resettaggio che li renderà una nuova tabula rasa su cui, poi, ricominciare da capo. Loro non ricorderanno nulla e nel frattempo “dormiranno” in un laboratorio chiamato Dollhouse, una fredda ed inquietante Casa di bambola.

Proprio come bambole, agli Attivi sono destinati all’uso, dotati di tante personalità intercambiabili quanti sono le esigenze o le fantasie dei clienti: romantici, erotici, comici, criminali o pericolosi, a Dollhouse ogni desiderio è realizzabile.

In questo clan di lobotomizzati, c’è anche Echo (Eliza Dushku), la bella e giovane Attiva protagonista della serie. Echo è la chiave di svolta nelle trame di Dollhouse, perché nel suo cervello, qualcosa non va: affiorano ricordi legati alla sua vita precedente o ai ruoli imposti. Flash confusi e lontani, ma sufficientemente forti per chiedersi chi sia veramente…

Se in “Dollhouse” è la personalità che di volta in volta cambia, in “Swingtown” si cambiano le persone. Sotto le lenzuola.

Dall’8 settembre e ogni martedì alle 21:00 su Lei tv (canale 125 di Sky) c’è, appunto Swingtown, serie piccante e irriverente che racconta la rivoluzione sociale e sessuale, nonché i fenomeni delle coppie aperte e dello scambismo alla fine degli anni ’70. In “Swingtown”, che tradotto suona come sveltina e il cui sottotitolo è La vita cambia, anzi si scambia, sullo sfondo sociale di un’America repulsiva di tradizione e morale puritana, sull’onda della rivoluzione sessuale in corso, si raccontano le vicende di tre coppie vicine di casa (anche con figli adolescenti a loro volta alle prime esperienze sessuali) che si…aprono tra loro.

Negli States “Swingtown” ha destato scandalo e forti critiche, in Italia fu trasmessa nel 2008 da Rai4, ma la programmazione venne interrotta a causa di ascolti deludenti.

Tuttavia lo show, piccante, intelligente, con una ricostruzione fedele e ben documentata dell’epoca e una colonna sonora straordinaria (da Paul Simon a Eric Clapton, da David Bowie agli Earth, Wind and Fire, da Bob Dylan ai Rolling Stones), è un concentrato di coolness anni 70.