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Una telefonata con Seth Rogen

Abbiamo intervistato Seth Rogen, protagonista di “Funny People”, la nuova commedia di Judd Apatow interpretata anche da Adam Sandler.

Seth Rogen

Negli USA è il nuovo comico sulla cresta dell’onda hollywoodiana e anche in Italia abbiamo imparato a conoscerlo in pellicole come “40 anni vergine” e “Molto incinta”, e adesso avrete l’occasione di vedere Seth Rogen in quello che è il suo ruolo più importante, “Funny People”.  Noi lo abbiamo intervistato, in una conversazione telefonica, durante una pausa sul set di “The Green Hornet”, pellicola basata sulle avventure del celebre personaggio dei fumetti sul quale negli anni ’70 venne realizzata una serie interpretata anche da Bruce Lee!

Let’s do it – dice Seth – parliamo subito di Funny People. Sapete, devo essere onesto: sin da ragazzino uno dei miei comici preferiti era proprio Adam Sandler. L’ho sempre trovato dannatamente divertente. Io ero un ragazzino di 13 anni e lui era in Tv, al cinema e perfino nei negozi di Cd. Ad oggi la sua musica è la cosa più divertente che abbia mai ascoltato. Devo proprio dire che se oggi sono un comico è stato grazie a lui”.

“Funny People” rappresenta il passato, il presente e il futuro della commedia americana. Dietro la macchina da presa c’è Judd Apatow che è il pater familias dei comici del Saturday Night Live; Adam Sandler è impegnato nel ruolo più maturo di tutta la sua carriera e Rogen è colui il quale riceve il testimone di American Funnymen del XXIsimo secolo: “Dovete sapere che Judd e Adam erano compagni di stanza – continua Rogen – E tra loro c’è una chimica di comicità perfetta. Io conosco Judd da tanti anni, ma non come Adam…  e ho saputo che entrambi hanno avuto un ruolo fondamentale l’uno nella vita dell’altro. Il loro rapporto è sempre stato straordinario”.

Dal momento che Sandler è il tuo idolo, raccontaci com’è andata con lui sul set…
Vorrei dirvi quanto Adam può essere professionista. Diciamo la verità, lui è una grande star e quando sei così famoso e potente puoi permetterti di arrivare tardi sul set, dare degli ordini e non te ne frega nulla nemmeno dei nomi di quelli che hai intorno. Lui è l’esatto opposto, riformula il concetto di star. È sempre puntuale sul set, e non ha affatto un ego smisurato. E’ un professionista, arriva ed è totalmente concentrato sul film. È stata un’ispirazione vederlo al lavoro, soprattutto perché Adam non si considera una star, piuttosto un membro della troupe.

Funny People è un film girato in famiglia ed è la terza regia di Apatow che ancora una volta ha scelto te come protagonista. Parlaci del tuo rapporto col regista…
È una cosa bellissima. Judd ti dà tanta libertà e ama collaborare creativamente con i suoi attori. Tutti quanti sul set hanno aggiunto qualcosa ai loro personaggi. Non ti capita con tutti i registi: è stato proprio Judd a chiederci le nostre opinioni. Io ho lavorato molto sul mio personaggio, specialmente per quanto riguarda i rapporti che ha con i suoi compagni di casa e la competitività che si crea tra di loro per entrare nello showbusiness. Anche io ho vissuto con persone simili che avevano le mie stesse aspirazioni.

E per quanto riguarda l’aspetto della stand up comedy?
Anche quelle. Ho aggiunto molto in sceneggiatura proprio per quelle sequenze. Tornare a fare stand up è stato come tornare in palestra… non che mi mancasse più di tanto però! Non ho mai il desiderio di tornare indietro.

Il film è diviso in due parti: per la prima ora e mezza seguiamo l’excursus di Ira attraverso il mondo dei comici al fianco di George. Poi Apatow decide di portarci direttamente nella casa dell’ex fidanzata del protagonista che adesso è sposata con Eric Bana…
E proprio questa è una cosa interessantissima. Judd ha sempre detto di voler fare un film che fosse strutturato contro le normali convenzioni. È una vera sorpresa per chi vede il film: un tentativo di sovvertire le aspettative del pubblico. È stato un esperimento davvero interessante.

Il personaggio di Ira è un buono ed è ingenuo. E nel film spesso ti vediamo alle prese con i bambini…

Sì, ma vorrei dirvi che quella è pura recitazione. Se vi sono sembrato bravo con i bambini, vuol dire che sono un ottimo attore… perché non ci so fare affatto!

Uno dei momenti più spassosi nel film è il cameo di Eminem che insulta Ray Romano di “Everybody Loves Raymond”. Parlaci dell’esperienza sul set con Eminem…
Anche lui ha improvvisato tanto, eravamo così emozionati che aveva accettato. Io sono sempre stato un fan dal liceo, penso che quella sia una delle scene più divertenti. Ha un sense of humour incredibile. In Tv lo vedete sempre incazzato e pericoloso, ma vi garantisco che è super gentile e una persona normale.

Attualmente sei sul set di “The Green Hornet”: raccontaci della genialità del tuo regista Michel Gondry
Michel è fuori di testa. Ogni giorno che arrivo sul set, ringrazio Dio che ci sia lui dietro la macchina da presa. Girare questo film è un’avventura giorno per giorno.  È da tempo che cerchiamo di realizzare The Green Hornet:  ho sempre voluto interpretare un film su un supereroe e questo era il prodotto perfetto per mettere in scena tutto quello che avrei voluto fare.

Da tempo viene fuori il tuo nome ogni volta che si parla di un terzo “Ghostbusters”. La Sony lo girerà, gli attori dell’originale torneranno. Ci sarai anche tu?
Io non ho ancora letto niente. Non so, chi lo sa? Adoro quei film e non so fino a che punto sia necessario girarne un altro.

“Funny People” sarà distribuito in Italia dalla Universal Pictures dal 16 ottobre.