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Jazz in Forte: note libere al “prenestino”

Programmazione jazz di qualità al Forte Prenestino di Roma: 12 concerti e 6 serate per una rassegna pensata in alterità

Rita Marcotulli
Foto © Roberto Panucci 2010

Volge al termine “Jazz in Forte”, la fortunata rassegna jazz, ospitata all’interno del centro sociale Forte Prenestino di Roma. Un evento attesissimo che ha riscosso da subito un grande successo, creando una contaminazione inedita all’interno del panorama della jazz music capitolina.

Quale posto migliore di un centro sociale occupato ed auto – gestito per ripercorrere le origini di questa cultura musicale dell’ alterità? L’iniziativa nasce proprio dall’esigenza di recuperare le radici del jazz, un genere musicale che sin dagli albori si è posto in aperta rottura con i rigidi schemi della cultura dominante. Le quinte suggestive dello storico centro sociale romano, un forte militare ottocentesco occupato nel lontano ’86, ospitano per la prima volta una programmazione jazz di indiscussa qualità.

Note sincopate, improvvisazioni virtuose e contro – cultura dal basso sono i comuni denominatori di questo emozionante viaggio musicale. Dallo swing al free jazz, la rassegna apre a noti gruppi della scena  nazionale, senza perdere di vista quella florida produzione underground, poco valorizzata da locali privati ed istituzioni. Dal 22 gennaio scorso, si sono alternati sul palco musicisti noti e meno noti, senza gerarchie né personalismi: 12 concerti e 6 serate per una rassegna bisettimanale che si concluderà all’inizio di aprile. Per l’occasione è stata inaugurata la nuovissima “Sala Alter Club” del Forte Prenestino, uno spazio espressamente pensato per unire le esigenze di confort ad un’acustica impeccabile.

Ad aprire la kermesse ci hanno pensato Rita Marcotulli e Hot Club De Zazz. La Marcotulli (piano solo) è una delle punte di diamante del jazz made in Italy. Al Forte ha presentato il suo disco “The light side of the moon”, in un live che è espressione di narrazione e “versatilità consapevole”. Non erano nuovi sul palco del Forte gli “Hot Club De Zazz”, divertentissimo e scanzonato quintetto swing che ritorna nel centro sociale per festeggiare l’anniversario dei 100 anni dalla nascita di Django Reinhardt, lo storico chitarrista belga di etnia sinti, indiscusso re del jazz europeo.

Tra un piano solo e la musica gitana c’è spazio anche per le sonorità brasiliane: lo scorso 5 marzo è stata la volta di Eddy Palermo,  uno dei più importanti riferimenti per la chitarra jazz in Italia. Insieme alla suadente voce di Marina De Sanctis e al Samba Jazz Trio, il chitarrista, ha ripercorso il cammino della musica brasiliana (Horta, Jobim, Menescal), sul solco dei classici della bossa nova.

A concludere la rassegna ci penserà il doppio live di Spirale (world music) e Hot Tune (progressive jazz). I primi propongono una riedizione dello storico gruppo omonimo, attivo nel panorama jazz – folk degli anni ’70. Ripercorrendo le atmosfere artistiche ed umane di un decennio indimenticabile, lo spettacolo vuole omaggiare il pianista Corrado Nofri, recentemente scomparso. A seguire, si alterneranno gli Hot Tune: tra jazz e dada-rock, tempi dispari e linee ipnotiche, il quartetto mescolerà sonorità calde e avvolgenti, esibendo un repertorio musicale originale ed elettrico. La serata presenterà i brani dell’ultimo album “Magique”, realizzato per l’etichetta inglese SLAM Productions.

Jazz in Forte promette di realizzare la lingua nomade del jazz, all’interno di uno spazio liberato che rivendica sperimentazione ed indipendenza dalle logiche commerciali. Il prossimo appuntamento è per venerdi 2 aprile, all’insegna dello scambio e della contaminazione musicale.

Programma completo

JAZZ IN FORTE
Inizio conerti 22.30
Ingresso 5,00 euro

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