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L’arte “aerea” di Tomas Saraceno

Il mondo visionario di Tomas Saraceno in mostra alla Fondazione Remotti

Ballooning di Tomas Saraceno

Dopo l’ultima Biennale di Venezia, in cui migliaia di fili occupavano la stanza formando un’enorme tela di ragno, all’interno della quale si addensavano delle bolle, Tomas Saraceno approda alla Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti di Camogli con l’installazione From Camogli to San Felipe, spiders weaving stars…, a cura di Francesca Pasini, proponendo un’ulteriore visione della strategia del ragno e della sua capacità di attraversare enormi distanze dondolando lungo i filamenti di bava.

Per comprendere le visioni di Saraceno è necessario rifarsi agli scienziati inglesi del Rothamsted Research che hanno messo a punto un modello matematico per descrivere il fenomeno del volo degli aracnidi che va sotto il nome di “ballooning”. È da queste ricerche che Saraceno ha preso lo spunto per avviare, nella primavera del 2009 in Argentina, un esperimento di “ballooning”, facendo volare alcuni oggetti ricoperti di pellicola acrilica, riempiti di elio.

Con la mostra alla Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti, Tomas Saraceno propone una sintesi tra le immagini tratte dall’esperimento argentino e le bolle/abitacoli dei ragni che avevamo visto a Venezia. Con varie traiettorie quattro bolle attraversano i due piani dell’edificio, mentre i filamenti che le sostengono sembrano vettori di energia che idealmente potrebbero far decollare l’edificio stesso, se immaginassimo di scioglierli.

All’interno delle sale, le bolle sospese nello spazio ci fanno percepire un sentimento gravitazionale interno all’edificio stesso, che – al pian terreno – si confronta con le divergenti traiettorie delle tre proiezioni video Space Elevator II (2009), e al piano superiore con le foto alle pareti delle orbite di volo sperimentato in Argentina e con quelle disposte attorno a un tavolo dal titolo Ladies and Gentlemen We are Floating in Space e Mars on water (2009).
La volontà di sperimentare l’ascensione nell’aria ha portato Tomas Saraceno, nell’estate 2009, all’International Space Studies Program della NASA, nella Silicon Valley dove ha studiato ulteriori passaggi. Quarant’anni dopo l’atterraggio sulla luna, Saraceno suggerisce un passaggio successivo: l’esperienza, qui sulla terra, dell’assenza di gravità.

Tomas Saraceno
From Camogli to San Felipe, spiders weaving stars…
Fondazione Pier Luigi e Natalina Remotti
fino al 13 giugno 2010
a cura di Francesca Pasini

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