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L’arte contemporanea nelle gallerie romane

Da quelle più grandi e prestigiose a quelle più underground, le gallerie romane alimentano un panorama vivace e innovativo

fotografia erotica di Rebecca Tillet

Tra la fine di maggio e gli inizi di giugno Roma diventa capitale mondiale dell’arte contemporanea con una serie di grandi eventi. La fiera d’arte RoMA – Roma Contemporary Art, l’inaugurazione del MAXXI – Museo Nazionale delle arti del XXI secolo e dei nuovi spazi del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, preannunciano la definitiva apertura della città all’arte contemporanea.

Un calendario di grandi eventi, al quale fanno da contorno le attività delle tante gallerie d’arte che già da qualche anno alimentano in città un circuito di mostre, performance e mercati di enorme rilievo culturale, artistico ed economico. L’importanza di Roma come crocevia dell’arte contemporanea mondiale ha avuto nel 2007 una sorta di riconoscimento mondiale con l’apertura della filiale italiana della Gagosian Gallery. Dopo New York, Londra e Los Angeles, arriva a Roma Larry Gagosian, l’art businessman più influente del mondo secondo la rivista inglese Art Review, che annovera nella sua “scuderia” gli artisti più quotati del panorama contemporaneo – da Damien Hirst a Richard Serra a Jenny Saville – e che nel corso della sua attività ha organizzato mostre dedicate a maestri del calibro di Francis Bacon, Jean-Michel Basquiat e Roy Lichtenstein, oltre a Picasso, De Kooning e agli italiani Vezzoli e Clemente. Il 25 maggio la Gagosian Gallery di Roma inaugurerà una mostra di nuovi dipinti dell’artista americano Christopher Wool.

Accanto al colosso Gagosian, altre gallerie partecipano a quest’effervescenza artistica romana. Tra queste, la Mondo Bizzarro Gallery, ormai una conferma nella promozione del surrealismo pop e dell’arte erotica, che dal 1995 ha avuto il merito di portare in Italia i lavori di alcuni tra i più importanti esponenti della pittura figurativa americana (Mark Ryden, Marion Peck, Todd Schorr tra gli altri), della fotografia erotica (da Estevan Oriol a John Santerineross) e dell’arte giapponese contemporanea (tra tutti, Takato Yamamoto, Hiroshi Nonami, Daikichi Amano).

Sempre sulla scia del surrealismo pop e del lowbrow si colloca la Dorothy Circus Gallery, un punto d’incontro per collezionisti e appassionati d’arte in cerca di nuove proposte e di realtà ben consolidate sul mercato dell’arte. Tra gli artisti che hanno esposto nella galleria, Thomas Bires, Kmye Chan, Alex Gross, Naoto Hattori, Zoe Lacchei e gli street artist italiani Sten, Lex e Lucamaleonte. Il 30 maggio si concluderà nella galleria la mostra “Mystic Lolitas”, una personale dell’artista francese Marie Blanco Hendrickx, in arte Mijn Shatje.

Un terzo progetto da ricordare è infine quello della Galleria 1/9 unosunove, nata per la promozione dell’arte contemporanea emergente nazionale e internazionale nelle sue diverse accezioni, dalla pittura alla scultura alla fotografia. Al suo interno, la Unosolo Project Room, uno spazio appositamente dedicato a progetti site-specific realizzati da giovani artisti e curatori, che inaugurerà proprio l’ultima settimana di maggio la mostra di Lisa Williams “The Reader in the Garden”.

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