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Facebook cambia: non siamo tutti amici

E’ comparsa sul noto social network l’applicazione ‘Enemy Graph’ che consente di stilare un elenco di persone o cose che non ci piacciono: nasce così la ‘social dissonance’

Facebook, social network
Shutterstock

Aggregare sì, rendere tutti amici solo fino ad un certo punto. Novità in arrivo su Facebook, il noto social network usato da milioni di persone in tutto il mondo, in cui da qualche giorno è possibile usare l’applicazione ‘Enemy Graph’, utile per stilare un elenco di persone, cose e situazioni che non ci piacciono e mai vorremmo vedere entrare in contatto col nostro profilo e, più in generale, col nostro mondo. L’idea è nata grazie a Dean Terry, responsabile del programma sui new media dell’Università di Dallas, il quale ha preso spunto ma completamente ribaltato la logica che ha invece ispirato il famoso tasto ‘mi piace’ usato quotidianamente dagli utenti di Facebook.

In pratica, se fino ad oggi era possibile diventare amici di qualcuno sulla base del comune interesse per un hobby, una passione o per la comune conoscenza di una persona, da ora in poi sarà possibile anche poter individuare quando qualcuno diventa amico di un nemico, così da ampliare il raggio sociale dell’inimicizia. Il fenomeno, ribattezzato ‘social dissonance’, secondo lo stesso Terry è però destinato nel giro di qualche tempo ad incontrare il parere contrario degli stessi gestori del social network, i quali potrebbe intravedere nel ‘non mi piace’ una sorta di incentivo al ‘gioco dell’odio’ che in fin dei contri rappresenta l’esatta negazione del principio cui tra spunto la nascita di Facebook.