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Al via la rassegna scenica Teatri di vetro

Dal 17 al 25 maggio la Capitale ospiterà il festival delle arti sceniche contemporanee, con la direzione artistica di Roberta Nicolai

Teatri di vetro

Partirà il prossimo 17 maggio la sesta edizione del festival Teatri di Vetro – Assalto ai limiti, ideato e realizzato da Triangolo Scaleno Teatro, con la direzione artistica di Roberta Nicolai. L’iniziativa è realizzata con il contributo della Provincia di Roma, in collaborazione con la Fondazione Romaeuropa e il Municipio Roma XI.

La rassegna durerà 9 giorni e sarà ospitata presso il teatro Palladium e l’Angelo Mai, coinvolgendo anche alcuni lotti del quartiere popolare Garbatella e diversi spazi della città di Roma.

Teatri di Vetro nasce come luogo di ricezione, visibilità e sostegno delle realtà e dei progetti più interessanti della scena contemporanea nazionale, soprattutto di nuova generazione, realizzato grazie al lavoro costante di relazione con gli artisti e al monitoraggio del paesaggio delle arti sceniche contemporanee attraverso un bando pubblico che quest’anno ha raccolto ben 430 progetti rispetto ai180 della prima edizione.

“Teatri di Vetro si fa progetto, non più solo festival – afferma la direttrice artistica Roberta Nicolai -. Assalta ai limiti che tempi asincroni con i processi vorrebbero imporci. Si forza e si dilata, si fa eccedente. Pensa e progetta in rete. Fa spazio per i pensieri degli artisti sulla scena, per le elaborazioni teoriche che si sono fatte corpo, per ilpensiero di chi la scena la crea”.

Nel programma della manifestazione, la riflessione semiseria sulla realtà e lo statuto dell’arte di Andrea Cosentino, la sensualità delle vite disperate della scrittura scenica e attoriale di Biancofango, l’educazione dei corpi al sublime e l’abbandono nell’affresco corale di Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco.

E ancora, il confronto diretto con i linguaggi, gli entusiasmi e i disagi degli adolescenti,
in cui l’individualismo si rivela sedativo di ogni spinta alla rivolta, nel progetto ‘Ultimi’ di Dynamis Teatro. O l’inevitabilità della menzogna nel cortometraggio ‘Perdere la faccia’ di Menoventi e Ciprì. La
disomogeneità tra l’elemento materiale e quello virtuale nella creazione di Federica Falancia e Alessandro Gulino, l’universo visivo e la riflessione sull’immagine di Vincenzo Schino.

Le domande sul mito e l’affondo nei temi della violenza, della poesia e della bellezza in ‘Sola’ del collettivo Bluemotion; la nudità di Silvia Gallerano nella sua straordinaria prova d’attrice ne ‘La Merda’, primo monologo del ‘Decalogo del Disgusto’ di Cristian Ceresoli. E infine, la compagnia MusellaMazzarelli, Inquantoteatro, Ventichiaviteatro, Cie Persona, Bartolini Baronio ed Erosanteros.

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