Pubblicato il

Yahoo! scommette su una donna: Marissa Mayer

Il colosso del web cerca di risollevare le sue sorti affidandosi al genio e all’esperienza di Marissa Mayer, ex numero due di Google

Marissa Mayer
Foto @ AP

Sembra un racconto fantascientifico per noi italiane: una donna con meno di 40 anni, incinta, bionda con gli occhi azzurri, riceve l’offerta di lavoro (e che lavoro) da uno dei più grandi colossi di Internet, come amministratrice delegata. Eppure da qualche parte del mondo (deo gratias!) queste cose succedono, e naturalmente finiscono sulla bocca di tutti perché ‘casi eccezionali’, ma almeno sono reali: notiziona del giorno è che Marissa Mayer è la nuova CEO di Yahoo!.

Tanto di cappello alla ex numero due di Google, di cui fino a ieri era vicepresidente, che è stata la prima donna a venire assunta dal colosso di Mountain View nel 1999. Eppure da qualche tempo il suo ruolo le andava stretto, i dissapori con i fondatori Larry Page e Sergey Bin correvano sulla bocca di tutti, e Marissa ha deciso di accettare la grande sfida. Sì, perché risollevare le sorti di Yahoo! è un’impresa notevole, dato che l’azienda da anni soffre irrimediabilmente la concorrenza di Google e Facebook. Il valore di Yahhoo! è precipitato del 41%, e dopo il rifiuto di venire inglobato da Microsoft la sua valutazione finanziaria è precipitata da 44 miliardi a 22. I suoi CEO negli ultimi anni si sono intercambiati uno dopo l’altro, tra cui un’altra donna, Carol Bartz, e l’ultimo in ordine di tempo Scott Thompson, defenestrato a causa di uno scandalo nato attorno al suo curriculum falsificato.

Ciò nonostante Yahoo! rimane una delle aziende più importanti del mondo, e Marissa Mayer non nega di provare il sottile fascino della sfida. Doppia laurea per la 37enne, di cui una honoris causa, che entra a Google come programmatrice e un poco alla volta si fa spazio tra le posizioni più alte, da ingegnere delegato al web fino a diventare vicepresidente.

Fortune Magazine la inserisce da quattro anni nella classifica delle donne più potenti del mondo, e la ‘mitica’ cena con Barak Obama in persona, in visita a Palo Alto, ne diventa emblema. Certo, in un’azienda di squinternati creativi che girano in ciabatte e bermuda Marissa Mayer si è sempre identificata come l’immagine da presentare all’esterno. Ma non c’è dubbio che le sue capacità le abbiano valso la scalata al successo ben più degli abiti bon ton e i capelli lisci e biondi.

E non dimentichiamo un dettaglio non indifferente: è incinta. In un paese (il nostro) in cui ancora i datori di lavoro fanno firmare le dimissioni in bianco, nasce una sorta di orgoglio di genere a sapere che annunciare una gravidanza non significa giocarsi il posto di lavoro. A quanto dice la Mayer i vertici di Yahoo! non si sono scomposti alla notizia.

Non sono molte le amministratrici delegate di grandi aziende nel mondo. La parola CEO ancora non fa rima con donna, ma le eccezioni di ci sono. E si tratta di Indra Nooyi, a capo di Pepsi, di Andrea Jung (Avon), Irene Rosenfeld (Kraft), Anne Lauvergeon (Areva, multinazionale nel campo dell’energia). Ma si continuano a contare sulla punta delle dita, anche se Marissa Mayer ha depositato in questo senso una grossa pietra miliare. Non è la prima volta che Google si fa ‘soffiare’ le donne geniali dell’azienda: prima della Mayer è stata Sheryl Sandberg la ‘fedifraga’ migrata tra le braccia di Facebook. Per ora tutti sono in attesa di conoscere la strategia di Marissa, e le aspettative, visto il personaggio, sono altissime.