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Acquisti a costo zero nei free shop

Realtà nata all’estero, oggi presente anche in Italia: i free shop ‘vendono’ accessori e abbigliamento assolutamente gratis

Shopping bag

Crisi economica ed esigenze planetarie stanno trovando il loro punto d’incontro nel cambiare la concezione di shopping: tasche vuote e armadio pieno possono andare di pari passo grazie ai nuovi trend che hanno fatto del riuso la chiave di volta. Non solo swap party e ‘scambioni’ all’italiana, le nuova frontiera degli acquisti a costo zero si chiama free shop, realtà che ha origine nei paesi Sassoni ma ha finalmente attraversato i confini dello Stivale.

Il concetto di free shop è quasi un ossimoro: si tratta di un negozio, ma anche della sua negazione, visto che la vendita non avviene. Tutti gli accessori e gli abiti che vi si trovano possono essere presi senza pagare. Sì, avete letto bene, senza pagare. Si può lasciare un oggetto in cambio, o fare un’offerta per aiutare a sostenere le spese del locale. Ma non si utilizza denaro per gli acquisti.

La penisola italiana ha il suo rappresentante nella realtà dei free shop col ‘Passamano’, attività inaugurata quest’anno a Bolzano da una decina di volontari. I lavoratori infatti non percepiscono stipendio, perciò i loro turni sono brevi ed autogestiti, e non ricevono finanziamenti pubblici. Al contrario, il free shop più famoso d’Europa, il Kostnix, nato nel 2007 e situato ad Innsbruck, percepisce finanziamenti dalla città stessa, e dal partito dei Verdi, in quanto la loro gestione promuove uno stile di vita assolutamente sostenibile. In Europa altri due free shop si trovano in Olanda. Ancora pochi insomma, ma certamente buoni con il portafoglio e con l’ambiente: niente sprechi, niente consumismo, niente rifiuti, tutto può ritornare in vita. 

Buona parte dell’assortimento è composto di capi di abbigliamento, borse e accessori vari. Ma si trovano anche molti libri, apparecchiature elettroniche, spesso oggetti d’arte. I gestori di Passamano affermano che le persone hanno donato talmente tante cose che stanno pensando di ampliare i loro locali, e intraprendere anche il cammino dell’arredamento. L’unico ‘limite’ è che ciò che si dona deve essere in ottimo stato, pulito, funzionante nel caso si tratti di utensili. Non è il mercatino dell’usato, è un negozio vero e proprio.

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