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Vado a vivere in un prefabbricato

Case prefabbricate: breve guida per capire qual è l’alternativa al mattone

Puzzle architettura

C’è ancora un po’ di diffidenza da parte dell’acquirente medio rispetto alle case prefabbricate: danno l’idea di instabilità, di precarietà, di ‘finzione’. Invece i motivi per preferirle alle case comuni sono decisamente tanti, e aumentano man mano che la tecnologia e il design si fanno strada nel mondo delle costruzioni. In verità, il prefabbricato è la nuova frontiera dell’edilizia, vediamo perché.

Gli sviluppi nel settore garantiscono che le case prefabbricate di oggi danno prestazioni elevatissime: materiali buoni, stabili, duraturi nel tempo e dotati di proprietà antisismiche. Le aziende inoltre garantiscono un’ampia gamma di prodotti tra cui scegliere, sia per materiali che per design, ma la maggior parte offrono anche la possibilità al cliente di disegnare la propria casa. In generale le case prefabbricate si possono costruire in muratura, in cemento o in legno, ed è soprattutto quest’ultimo a rappresentare la vera rivoluzione dell’edilizia in senso ecologico. Naturalmente il materiale si dovrà scegliere anche in base alla zona e al terreno su cui verrà costruita l’abitazione.

Mediamente in due o tre mesi la casa viene montata: la struttura si pre-definisce assieme al cliente in ogni dettaglio, dopodiché si trasportano i pezzi e si assemblano sulle fondamenta (che però vengono eseguite da una ditta di edilizia tradizionale). Si può scegliere se acquistare una casa chiavi in mano, ovvero rifinita in ogni sua componente, sanitari, impianti di riscaldamento, pavimentazione inclusi, oppure da finire, cioè si acquista la struttura ma poi ci si occupa personalmente di completarla. Naturalmente la difficoltà sta nell’immaginare la casa prima, in ogni minuzia: dalla suddivisione delle camere alla loro esposizione, passando per la locazione di porte, finestre, zone di servizio. Ecco perché è buono farsi affiancare da un architetto scelto personalmente, oltre che ascoltare i consigli delle aziende.

In generale tutto questo processo può far risparmiare fino al 35% rispetto alla classica casa in mattone, e soprattutto il prezzo si stabilisce in base alla quantità e qualità dei materiali, non alla metratura, il che permette di fare una media tra bisogni, funzionalità e agio. Ai costi di edificazione si devono aggiungere quelli delle fondamenta e l’acquisto del terreno, più le ovvie spese e licenze per costruire, ma questo accade anche con le case tradizionali.

Oltre a questi vantaggi, dicevamo all’inizio che le case prefabbricate, essendo molto spesso in legno, rappresentano un grande traguardo nella bioedilizia: il legno garantisce stabilità, ma anche un eccellente isolamento termico, e se a questo si uniscono impianti fotovoltaici o pannelli solari possiamo star certi che negli anni i costi delle bollette saranno irrisori, e l’ambiente ringrazierà.

Se avete ancora qualche dubbio, guardate cosa propongono i grandi nomi del settore come Wolf Haus, Haas, Nordeco, Rubner Haus, e capirete che non parliamo di casette di legno nei boschi, ma di vere regge ecosostenibili!