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Isole Cíes, i tropici in Europa

Un paradiso terrestre fatto di spiagge bianche e acque cristalline si nasconde tra le insenature della Galizia

Spiaggia
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Esiste un luogo in Europa, nemmeno troppo lontano dall’Italia, che nessuno stenterebbe a credere trovarsi ai Caraibi. Spiagge bianche, mare cristallino, vegetazione rigogliosa, pochissimi abitanti. Il Guardian ha inserito questi litorali nella classifica delle 10 più belle spiagge del mondo: si tratta delle Isole Cíes, tre meraviglie naturali che si trovano in Spagna, ma non nel bacino mediterraneo come verrebbe spontaneo pensare. Las Islas Cíes fanno parte dell’arcipelago delle Isole Atlantiche della Galizia, ed è infatti a questa regione al nord della Penisola Iberica che appartengono geograficamente ed amministrativamente. Si trovano nel Golfo di Vigo, e proprio da questa città (o dal porto di Baiona) si possono raggiungere con circa 40 minuti di traghetto.

L’Isola di Monteagudo – o isola del Nord, l’Isola di Montefaro e l’Isola di San Martiño – o isola del Sud, e altri piccoli isolotti sono tutelate in quanto Parco Nazionale, e difatti l’accesso ai turisti è limitato (al massimo 2200 persone al giorno, e solo in certi periodi dell’anno). Esiste solo un campeggio per soggiornarvi, e occorre prenotarlo in anticipo per venire registrati, altrimenti la compagnia marittima che porta alle isole emette solo il biglietto di andata e ritorno in giornata. Il campeggio si trova sull’Isola di Montefaro, che è collegata da una lingua di sabbia all’isola di Monteagudo: è proprio questa striscia di sabbia bianca, affacciata sul mare sia da un versante che dall’altro (sul lato occidentale la terra crea una sorta di laguna), la principale attrazione delle isole, chiamata Playa de Rodas.

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Ma oltre all’incantevole arenile che vi farà sentire ai tropici (certo, l’acqua è un poco più fredda), si possono frequentare le spiagge di Figueiras o di Nosa Senora. Attività incantevole è il trekking, perché permette di conoscere le magnifiche vedute panoramiche attraverso itinerari segnalati. Ancora, si possono fare immersioni e navigare, ma occorre chiedere l’autorizzazione all’ente del Parco Nazionale. Vi sono inoltre i resti di un antico monastero, San Estevo, oggi un Centro di Interpretazione che fornisce informazioni su storia e itinerari.

Un vero paradiso terrestre, e poche ore di viaggio dall’Italia, che conserva il fascino selvaggio delle terre inesplorate pur concedendo alcune facilitazioni (ristoranti, bar, wc, ma senza esagerare). Un luogo ideale dove immergersi nella natura, e scoprire paesaggi davvero stupefacenti a quella latitudine. I Romani le chiamavano ‘Isole degli dei’, e non c’è da stupirsi.

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