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Sale nell’acqua: prima o dopo l’ebollizione?

Bando ai luoghi comuni. Il piccolo dilemma culinario viene svelato dalla chimica

spaghetti in cottura nell'acqua bollente
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«Metti il sale perché l’acqua bolle prima e così si risparmia anche del gas». È uno dei tanti suggerimenti che arrivano in cucina quando si è alle prese con la preparazione di un buon piatto di pasta. Ebbene, questa giustificazione dall’apparenza scientifica che ormai si è diffusa come luogo comune, è falsa.

Alcune false nozioni hanno una “presa” talmente forte da propagarsi di persona in persona fino a divenire parte di una cultura locale di cui nessuno si domanda più l’origine, trasformandosi così in verità acquisite. La spiegazione dell’attesa dell’ebollizione dell’acqua prima di salarla per non rallentare l’ebollizione, è un esempio di “bufala” che si è propagata senza accorgersi del contenuto di un grossolano errore logico.

Si può salare la pasta in qualsiasi momento senza che il tempo di attesa dell’ebollizione dell’acqua (salata) cambi e il motivo è molto semplice: è vero che quando si aggiunge il sale (Cloruro di Sodio) nell’acqua, si crea una soluzione che, in quanto tale, ha una temperatura di ebollizione (impercettibilmente) maggiore dell’acqua “sciocca”, ma è anche vero che poi la pasta la si cuoce in acqua salata. Sembra incredibile, ma questa banale osservazione non viene mai fatta: il confrontare la temperatura di ebollizione dell’acqua salata con quello dell’acqua pura, in cui nessuno cuoce mai la pasta. Quindi, sia che si sali quando l’acqua bolle, oppure da fredda, non si potrà evitare di dover fornire quelle calorie in più necessarie per coprire l’innalzamento della temperatura. Né il tempo né il consumo di gas del fornello verranno mai risparmiati o persi, ma saranno sempre gli stessi in entrambi i casi.
Dunque si sala quando si preferisce, il tempo di attesa non cambia. Chi fosse davvero interessato a ridurlo, ricordi invece di usare il coperchio. Prove pratiche mostrano che le differenze, tra il farne uso o meno, possono essere di molti minuti o, in percentuale, del 20%, quindi assolutamente non trascurabili.

Fonte: Murlocultura/Nicola Ulivieri

Quando in pentola bolle… l’idea regalo!

Quante volte ci si attarda a chiacchierare con gli amici e si improvvisa una spaghettata? Un piatto di pasta è la cosa più semplice e gustosa da condividere a tavola. A patto, però, di cuocere la pasta alla perfezione!
Allora bisogna partire dalla pentola che deve essere bella capiente e riempita per 2/3 con acqua fredda perché la pasta ha bisogno di molto spazio per cuocere al meglio. Si può scegliere una pentola cuocipasta con lo scolapasta integrato oppure quella classica. In quest’ultimo caso servirà lo scolapasta, meglio se in acciaio, ma se ci si trova in vacanza sono molto più pratici quelli salvaspazio. Rimanendo in tema di praticità, si può portare la pentola direttamente in tavola utilizzando ovviamente un sottopentola, che può anche essere un’ottima idea regalo soprattutto per chi ama stare tra i fornelli, inoltre è poco impegnativo in termini economici quando si tratta di un pensierino al di fuori di occasioni speciali. Anche una formaggera si presta come dono, oppure dei barattoli da cucina che forse sono quelli più usati e ce ne sono davvero per tutti i gusti in termini di materiali, colori e stili. Se poi il regalo vuole essere uno spiritoso autoinvito, beh tanto vale portare proprio una bella pentola insieme a un pacco di spaghetti!

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