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La felicità in 8 semplici passi (anche di danza)

Il sociologo californiano Randall Bell traccia le abitudini che portano al benessere generale

danza in cucina, la felicità
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La felicità in 8 semplici passi. Che siano le piccole cose a regalare momenti di serenità, lo sappiamo da tempo. Ma che le abitudini quotidiane possano essere considerate motivo di felicità, può sfuggire a molti. Una vita intera può non bastare a trovare la giusta chiave per essere sereni. Il Daily Mail riporta uno studio californiano riguardo al tema approfondito dal dr. Randall Bell, economista e sociologo di Laguna Beach.

La felicità in 8 semplici passi

L’esperto ha riferito al quotidiano britannico che “quando si tratta di felicità, le nostre abitudini contano. Molti studi hanno dimostrato che essere o meno felici dipende dalla genetica. Ma in oltre il 40% dei casi il benessere va costruito.” Bell ha individuato in 8 semplici abitudini quotidiane la formula magica del “felici e contenti”. In sostanza, analizzando la routine di numerose persone, è stato scoperto come fare le stesse cose per lungo tempo, possa contribuire a donare serenità.

Mangiare seduti intorno a un tavolo con tutta la famiglia. Potrebbe sembrare strano, ma l’abitudine al confronto durante il pranzo o la cena risulta estremamente salutare. È stato dimostrato che chi evita i rapporti in famiglia e chi perde la confidenza a stare insieme, soffre di ansie e tensioni.

Al secondo posto l’esercizio fisico. Il movimento – soprattutto all’aria aperta – genera endorfine “responsabili” di produrre felicità. Anche se si tratta solo di una semplice passeggiata di 20 minuti, il dott. Bell sostiene che “il nostro cervello secerne sostanze che semplicemente ci fanno sentire bene”.

La danza, una tra le più antiche e nobili arti, è sinonimo di entusiasmo. Qualche piccolo passo a ritmo di musica non può che giovare. È la classica scena del marito che torna dal lavoro, cinge le braccia intorno alla moglie che è in cucina e improvvisa un piccolo valzer. Anche questa è felicità. E l’antidoto al traffico o alle ore passate in macchina? Invece di urlare o prendersela con gli automobilisti, chi è felice si concentra su azioni positive: leggere il giornale, cantare a squarcia gola o immaginare una scena che genera piacere.

La felicità è nel piacere di pensare positivo

Spesso il gossip diverte. Ma non rende proprio felici. Anche nell’ambito lavorativo, il parlare dei “fatti altrui” non porta mai a qualcosa di positivo. Quello che ci fa sentire bene, è il “mettere una buona parola”. Trovare il lato positivo di qualunque persona, metterci nei panni altrui e renderci disponibili alla comprensione. Questo atteggiamento non aiuta solo chi ne è portatore, ma anche chi è intorno a voi. Una sorta di energia buona che “respirata” rende tutti più sereni. La stessa regola deve essere applicata in famiglia, con gli amici o con “colleghi” di scuola, autobus, supermercato o uffici pubblici.

Eliminare il più possibile lo stress rende felici. Se camminiamo per strada offrendo sorrisi a chi non conosciamo, facciamo del bene a noi stessi e a chi ci guarda. Bell la chiama “doppia vittoria”. È un modo per vincere la tristezza e per incitare gli altri a sorridere. Facile (e felice), no?

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