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Lavello della cucina: come evitare intasamenti

Anche se provvisti di un sistema tritarifiuti, non tutti gli alimenti possono essere eliminati. Attenzione ad amidi e fondi di caffè

lavello cucina
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Mescoli, tagli, spezzetti e semi, bucce o rimanenze vanno a finire nel lavello. È un’operazione abituale per chi utilizza la cucina. Ma non tutto può finire nel lavabo: evitiamo dunque di chiamare l’idraulico.

Lavabo e rifiuti: istruzioni per l’uso

Il consiglio arriva dagli esperti del Good Housekeeping Institute. Sulle pagine del Daily Mail appare una lista di alimenti che potrebbero danneggiare le tubature, unità che necessitano di un’ottima filtrazione idrica.

Seppur minuscolo, il cibo che va a finire nel lavello, potrebbe bloccare il sistema idraulico o provocare un fastidioso ristagno. Questo vale anche per chi è provvisto di un sistema tritarifiuti. Dai fondi di caffè a qualsiasi tipo di olio, fino al sedano: è consigliabile utilizzare il caro e vecchio cestino.

Il sedano è molto fibroso e i suoi filamenti risultano più resistenti dei capelli. Si “aggrappano” alle lame delle tubature anche le rimanenze di asparagi o i gusci del mais. Quante volte vi è capitato di sminuzzare i fondi di caffè nel lavandino? Male. Le particelle di polvere, una volta unite all’acqua calda, si trasformano in grasso. E così rimangono attaccate alle pareti del tubo creando accumuli. A lungo andare impediscono all’acqua di scorrere con facilità, proprio come farebbe il fango.

Gli alimenti che non dovrebbero finire nel lavello

Alla lista si aggiungono grasso e olio. In Gran Bretagna, ad esempio, sono i primi responsabili di intasamento delle tubature. Nel 2013, Thames Water ha rinvenuto un intasamento pari a 10 tonnellate. Il blocco era formato da oli, grassi e salviette condensato in una fogna di Londra ad ovest.

Occhio anche agli amidi: patate, fagioli, melanzane. Ma anche alla polpa dei pomodori. Le sostanze che contengono possono letteralmente bloccarsi sulle pareti degli scarichi. Inoltre causerebbero cattivi odori dovuti alla decomposizione delle sostanze in essi contenute. No ai semi di pomodoro, peperoncino o frutta. Una volta eliminati dai cibi, secernano una sostanza collosa che difficilmente scivola via.

Gusci d’uovo e piccole ossa di pollo o coniglio danneggiano il sistema da cui parte il lavello. Non crediate che siano piccoli elementi facilmente eliminabili. Per avere una cucina ben funzionante e soprattutto pulita, è necessario pensare anche alle parti non visibili del nostro lavabo. Una volta a settimana pulite le tubature inserendo acqua calda e bicarbonato nel sifone. Anche l’acqua della pasta e della cottura delle patate va bene. In questo caso, l’amido contenuto negli alimenti, diluito a temperature elevate, può risultare un vero e proprio “idraulico liquido”.

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