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Leggende metropolitane su come riprendersi dalla sbornia

Otto miti e altrettante verità su tutto quello che riguarda il picco di “sfattanza” dopo aver bevuto tanto, troppo…

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Dal caffè al drink sportivo, dall’acqua al pasto aggiuntivo: tutti hanno un rimedio per affrontare i momenti più difficili post sbornia. Che definire “della nonna” sarebbe una mancanza di rispetto nei suoi confronti. Parliamo di quei rimedi “naturali” che ogni tanto si sfoggiano per millantare preparazione e superiorità, spesso assenti ma altrettanto spesso decantate. Ecco a cosa dare retta, e cosa invece non è per niente vero.

Otto miti per altrettante bugie in fatto di alcol e sbornia

“Gli effetti di una sbornia sono causati dalla disidratazione. Bevi prima di andare a letto e starai bene”. Magari ci volesse così poco. La maggior parte dei sintomi della sbornia provengono dalla decomposizione dell’alcol, non dalla disidratazione. La sete è una cosa a parte, ma soddisfarla non vi farà sentire meglio.

“Un liquore prima della birra”. Non è completamente falso. Ma non perché l’ordine in cui si bevono le cose cambia il modo in cui il corpo le elabora. Secondo uno studio, ad esempio, il fisico metabolizza le bevande gassate più velocemente rispetto all’alcol ad alta concentrazione.

“Bevi anche il giorno dopo”. In questo caso sarebbe proprio per dimenticare lo stato in cui si sta. Ma non per farvi stare meglio. Perché la sbornia non si placa in questo modo. Anzi, si prolunga. Con altro alcol si può temporaneamente congelare il dolore e abbatterne i sottoprodotti. Ma si rimanda e basta. E si potrebbe anche peggiorare.

“Dipende da quello che bevi”. Il tipo di bevanda che scegli può avere un impatto su come ti senti. Se le bevande gassate possono causare un aumento del tasso di alcolemia, ciò potrebbe causare una sbronza più grave. Ma è anche vero che l’alcol con più congeneri, componenti chimici contenuti nelle bevande scure quali bourbon, vino rosso e rum scuro, può causare conseguenze peggiori.

Sbornia e alcol, meglio una dormita!

“Una seconda cena o una colazione per stare meglio”. Stesso discorso della sete. Se avete fame, mangiate pure. Ma non pensate che dopo starete meglio. Il cibo, sicuramente, può aiutare rallentando l’assorbimento di alcol. Ma occorre mangiare prima o durante, e non dopo.

“Olio d’oliva e latte toccasana post alcol”. Come spiega Duane Mellor, docente all’Università di Coventry e direttore dell’Associazione dietetica britannica, un bicchiere di latte o un cucchiaio di olio non servono a nulla.

“Ibuprofene prima di andare a letto”. Questa è un’abitudine davvero pericolosa. Prima di tutto, i farmaci antinfiammatori generalmente durano solo dalle 4 alle 6 ore, quindi probabilmente li vorresti dopo il risveglio, non di notte. Ma possono causare, inoltre, problemi allo stomaco e al fegato. E potrebbero aumentare significativamente il rischio di un attacco di cuore

“Una Gatorade e drink sportivi per riprendersi”. Magari fosse vero. Anche gli ultramaratoneti che sono in servizio da 24 ore non hanno generalmente bisogno di elettroliti supplementari. Qualora questi abbiano bevuto e mangiato in maniera sana. Inoltre queste bevande sono spesso piene di zucchero inutile.

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