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La propria casa è al primo posto per gli italiani

Una recente ricerca Doxa rivela che tantissime famiglie italiane sono insoddisfatte della propria casa

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LA PROPRIA CASA E’ UN BENE PRIORITARIO

Quasi la metà delle famiglie italiane è insoddisfatta della propria casa: è questo il risultato dell’Osservatorio sugli italiani e la casa. Il legame tra gli italiani e la casa ha radici ben salde ed è sempre più solido: per il 90%, infatti, la casa è in cima alla lista delle priorità. E l’abitazione riveste una molteplicità di significati che vanno ben oltre l’idea di bene fisico dal valore economico. Per questo si parla oggi di “valore esistenziale” della propria casa, percepita come un luogo affettivo e di espressione di chi la abita.

Ultimo aggiornamento il 26 Aprile 2024 9:23

LA RICERCA CASADOXA 2019

Tuttavia, quasi la metà degli italiani si dice non pienamente o solo parzialmente soddisfatto della propria casa. Lo testimoniano i risultati di CasaDoxa 2019, che ha ascoltato la voce di 7000 famiglie dislocate su tutto il territorio nazionale. Ne è emerso come il 64% dei locatari sia insoddisfatto dell’abitazione e come, seppur in misura minore, lo sia anche il 44% dei proprietari di casa. E ancora, chi soffre di più il vivere in case “distanti” dai propri ideali abitativi sono proprio i millennials. Ma anche le famiglie con reddito netto mensile inferiore ai 2.000 Euro. Ancor di più chi vive in appartamenti, rispetto a chi abita in villette o case indipendenti.

PERCHE’ SI E’ INSODDISFATTI DELLA PROPRIA CASA

Le motivazioni di tale insoddisfazione sono da ricondurre ad alcuni elementi specifici. Uno su tutti: le caratteristiche strutturali degli edifici. Ovvero l’aspetto esteriore, la dimensione dell’appartamento, la distribuzione degli spazi interni e qualità dei materiali e delle finiture interne. I numeri parlano chiaro: le percentuali di insoddisfatti sono pari al 50% tra le famiglie che abitano case costruite prima del 1990. Calano invece significativamente al 18% tra quelle che vivono in edifici nuovi, costruiti dopo il 2015.

Dall’Osservatorio emerge, anche, come gli italiani vorrebbero vivere in case più efficienti a livello energetico. Ma non è tutto. Dovrebbero essere anche smart e intelligenti, ovvero che siano predisposte alla tecnologia per programmare con semplicità alcune attività.

UN NUOVO CONCETTO DI COMFORT

Con il nuovo modo di vivere la propria casa, evolve anche il concetto di spazi confortevoli. Secondo gli intervistati devono avere sei prerogative. Luminosità degli ambienti, comfort termico/acustico, sicurezza, efficienza energetica, tecnologia semplificante, adattabilità.

La cucina diventa grande protagonista dove calore ed energia sono elementi essenziali. È uno spazio funzionale da attrezzare con elettrodomestici efficienti e di ultima generazione. La zona living è lo spazio polifunzionale per eccellenza che riunisce famiglia e ospiti, dove comodità e trasformabilità sono gli aspetti più rilevanti.
I bagni devono essere evocativi e rilassanti e devono coniugare funzionalità e servizio.
Gli spazi esterni godibili e versatili.
Le stanze di appoggio sono infine spazi essenziali da personalizzare e nei quali concentrarsi sul proprio lavoro e dedicarsi alle passioni.
Mentre le stanze di servizio come lavanderie, ripostigli e piccole dispense, diventano spazi importanti per tenere in ordine.

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