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“Relfie”, i selfie d’amore rovinano il rapporto

A dirlo la sessuologa Goldstein: tre passaggi potrebbero evidenziare una forte insicurezza, in noi e nella coppia

relazione "postata"
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Lo so, sono spiazzanti e logoranti. Parliamo dei relfie, i selfie del rapporto amoroso. Le coppie che intasano i news feed dei vostri social, infatti, sono a tratti fastidiosi. E non solo per l’estremo miele che commenti e fotine emanano, ma perché sembrano così sicuri di loro da far sentire gli altri in difetto. Ma la realtà è molto più lontana di quello che potete immaginare.

Perché in quell’ostentazione della sicurezza si maschera una profonda insicurezza. Proprio nella relazione.

La sessuologa australiana Nikki Goldstein ha affermato che le coppie che condividono la maggior parte della loro vita sui social media sono spesso soltanto alla ricerca di feedback altrui che li rassicuri sul proprio amore. “Ricevere ‘mi piace’ e commenti dagli altri è rassicurante, è lasciare agli altri giudicare sull’amore che si sta vivendo”, spiega l’esperta.

Poi attacca i social addicted di superficialità.

Il suo consiglio, infatti, è quello di vivere di più il rapporto col partner e di educarsi a non pubblicare immediatamente il momento scelto. “Ci sono persone molto più impegnate a scattare un selfie di coppia, a scegliere il filtro più efficace, a selezionare gli hashtag migliori che a godersi il momento” spiega la sessuologa. “In questo modo farsi dei selfie non è più finalizzato ad avere un bel ricordo della giornata”.

Un’ultima cosa sui relfie

La dottoressa ha anche suggerito che le didascalie comuni per le foto di relazione come ‘il mio uomo’ o ‘la mia ragazza’ potrebbero evidenziare un morboso senso di appartenenza. Come se si cercasse di proteggere il nostro orticello. Evidenziando anche un po’ di insicurezza. E così i relfie arrivano a rovinare la stessa armonia. O, addirittura, diventano una cartina tornasole di qualcosa che non va come dovrebbe. Senza generalizzare, ovviamente.