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Viaggio in Romagna attraverso l’arte

L’Emilia Romagna dipinta: questo il tema della mostra collettiva che la Galleria Europart ha ospitato, ammettendo la collaborazione di artisti non solo emiliano-romagnoli ma anche di altre regioni.

Emilia Romagna
©courtesy of Galleria Europart

L’Emilia Romagna dipinta: questo il tema della mostra collettiva che la Galleria Europart (tel. 051/52 83 354) ha ospitato nei suoi spazi, ammettendo la collaborazione di artisti non solo emiliano-romagnoli ma anche di altre regioni. Il risultato è uno sguardo polivalente sui paesaggi più belli e sui luoghi più caratteristici di una regione che ha molto da offrire, un ritratto corale ricco di suggestioni pittoriche e di emozioni cromatiche. Nei dipinti i luoghi della memoria centri storici, borghi e chiese si alternano alle vedute panoramiche dell’Appennino e delle floride valli romagnole, lasciando intravedere dietro la realtà visibile il moto d’anima che li ha ispirati. Paesaggi dell’anima, dunque, che emozionano perché non solo descrivono e illustrano posti meravigliosi, ma raccontano storie, decantano poesie, come quelle visive di Carmelo Fusolini, il “poeta perso nella natura”.

Parma, Bologna, Ferrara, le Valli di Comacchio, l’Appennino, appaiono in tutt’altra luce, ora più accesa ora più sfocata, a colori o in bianco e nero, in una prospettiva diversa dal più comune reportage fotografico che non aggiunge niente alla pura rappresentazione visiva. Una prospettiva originale che offre la possibilità di scoprire dettagli di monumenti, scorci di strade ma anche paesaggi e vedute d’insieme che riescono ad esprimere l’identità peculiare di una regione attraverso il nobile linguaggio dell’arte.

L’iniziativa dell’Associazione Culturale Europart è lo spunto per un itinerario che conduce nei luoghi più belli dell’Emilia Romagna: dalla natura selvaggia delle Valli di Comacchio, colta dalla sensibilità descrittiva di Marina Marchetti, a quella gentile dei colli parmensi che circonda il monumentale Castello di Torre Chiara, ritratto da Carmelo Fusolini.

Un viaggio per le strade di Bologna così come l’hanno vista Walther Manzini e Desogus. Di Manzini è stato scritto: “egli ascolta il respiro della sua terra: le vallate, le colline, i casolari, gli angoli più remoti di Bologna, gli alberi, i cieli.”

E sono proprio gli angoli di Bologna, tra viali alberati, portici e mura, a rendere unica questa città a portata d’uomo, dove la vita è tutta proiettata fuori, nelle piazze, nelle scalinate delle chiese e lungo i porticati.

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