L’Associazione Culturale ARTEtrad,presenta “Fratelli”, opere di
Alfonso e Massimo de Angelis. Nella suggestiva e quanto mai attuale cornice del Laboratorio Napoletano LA.NA. nei pressi del dismesso
Lanificio attiguo alla chiesa di Santa Caterina a Formiello, saranno esposte le creazioni di due giovani artisti, fratelli, che nella loro
espressione artistica hanno scelto linguaggi differenti. Entrambi autodidatti, sono in un certo senso un tipico esempio di cosa sia
l’artista oggi. Non praticano questa attività a tempo pieno e lavorano in campi completamente diversi, insomma fanno altro per vivere: Massimo è psicologo, Alfonso lavora nella produzione
televisiva. Alfonso, in continua evoluzione e in cerca del linguaggio più consono, ha sperimentato recentemente tecniche proprie della Street art come stencil, collage e riproduzioni “semi-seriali”. In questi anni ha elaborato un suo stile, che ha molto a che vedere con l’attivismo
politico. I temi della denuncia sociale, le scene di quotidiana e onirica esistenza si fondono con le impressioni dei rumori e i suoni
della strada, della televisione dei cartoni animati. Un immaginario che viene da lontano, dagli anni dell’infanzia e percorre l’esistenza
senza nascondersi nulla, cercando al contempo di esprimere una voce, di gridare ciò che è troppo forte per essere accettato. La sua opera è
stratificata, come se ritornasse sempre su se stesso, sullo stesso pensiero che attraversa la mente. La produzione di Alfonso è quanto
mai attuale, pura espressione del senso di smarrimento che una società mondiale globalizzata provoca in chi è ancora capace di pensare; le
impressioni, le emozioni negative, tutto ciò che l’inconscio lascia insondato, il dolore, la sofferenza per un mondo le cui regole ci sono
sconosciute, sono espresse e riportate da Alfonso in maniera diretta, senza mediazioni in un cupo ma cosciente spirito Punk. Ha partecipato
alla collettiva “Televisione, arma di distrAzione di massa” (29 ottobre-19 novembre 2004, Casina Pompeiana, Riviera di Chiaia, Napoli)
organizzata dal Goethe Institut e a cura di Tobias Marx. Massimo, MadMax, nel tratto più lineare e pulito, e nei soggetti
apparentemente più semplici, interpreta la realtà in modo da semplificarla, tornando a segni quasi primordiali. È pura emozione e
linguaggio cromatico con attenzione estrema al colore, ben modulato, e al suo valore percettivo. Volutamente bidimensionali, le immagini
rivelano un’apparente facilità di lettura. Il suo tratto, infatti, è quasi fumettistico, e lo leggiamo come un’intenzione di giungere
all’essenziale, spogliandosi di inutili valori formali, per una pittura provocatoria e lievemente pensosa. Non a caso i suoi punti di
riferimento sono la Pop art, la corrente Astratto-Informale ma anche l’arte contemporanea Giapponese. Ha esposto in diversi locali
napoletani (Velvet Garage, Granhattan, U-Turn).
I percorsi artistici di Alfonso e Massimo De Angelis fino ad ora non si
sono mai incrociati.
La mostra è la prima personale dei due artisti e si propone di mettere a confronto i linguaggi artistici dei due fratelli, in un esperimento
quasi psicologico, nell’intento di scorgere nella diversità una matrice comune inevitabile, il legame di sangue.
L’associazione Artetrad, impegnata nella ricerca di giovani talenti e decisa a dare spazio a voci che rimangono spesso nel buio, propone un
percorso attraverso due interiorità a confronto, due stili che trovano talvolta analogie, e dimostrano quanto l’arte, alla quale si ricorre
per capire e per capirsi, sia spesso un’esigenza.
La mostra rimarrà aperta fino al 18 maggio.