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Venezia tra arte e mondanità

Al via la 52° Biennale delle Arti Visive. Venezia promette grandi eventi, party, e ricevimenti. Tutto all’insegna delle più nuove e sorprendenti proposte dell’arte contemporanea. Mercoledì 6 giugno, la festa più esclusiva, in onore del grande Joseph Kosuth.

Venezia, tra arte e mondanità

Si pensa che Venezia raggiunga il massimo dello splendore e glamour alla fine di agosto in occasione della kermesse cinematografica; ma che dire della biennale di arte, che ad anni alterni, propone un caleidoscopio di suggestioni e continua ad interrogarsi sullo stato dell’arte contemporanea?

L’esposizione delle Arti Visive è una sorta di Cenerentola furba, che richiama un pubblico vario, colto e incostante.
È l’evento che, oltre agli artisti di tutto il pianeta, scuote l’equilibrio dello star system.
Attori, cantanti, e personaggi noti si propongono come infiltrati illustri, pronti ad affiancare e sostenere mostre, padiglioni e progetti. Per interesse, per cultura, e per una serie di motivi che fanno tanto bene all’immagine e alla carriera.

E allora parallelamente alle inaugurazioni ufficiali, ecco germogliare una serie di ricevimenti, cocktail e feste interessanti ed insolite che mescolano artisti, vip e il pubblico eletto.

Mercoledì 6 giugno 2007: questa è la data  da ricordare.
Quest’anno il party da non perdere avrà luogo sull’Isola di San Lazzaro degli Armeni.
L’occasione che si preannuncia esclusiva e destinata a pochi privilegiati, celebra lo straordinario talento di Joseph Kosuth. Il pioniere dell’arte concettuale e delle installazioni, invitato da Adelina von Fürstenberg, fondatrice di ART for The World,  presenta un progetto pensato proprio per Venezia.

Il Linguaggio dell’Equilibrio, questo il titolo dell’installazione, illuminerà e restituirà la parola alle antiche pietre dell’isola.
Il risultato: insegne magiche e fluorescenti su di un’isola magica e fluorescente. Geniale.
‘Questo progetto, in neon giallo, ha per base il linguaggio stesso –  incalza  Kosuth –… È soltanto nel presente, nel momento in cui una parola viene utilizzata, così come lo è con un’opera d’arte nel momento della sua percezione, che tutto ciò che il presente comprende trova la sua col­locazione nel processo di produzione del significato. Nella presente opera, la lingua diventa un’allegoria e un risultato concreto di tutto ciò di cui vorrebbe parlare’.

Il pretesto sembra veramente degno e consistente, e allora via ai festeggiamenti.
Dalle 18.30 alle 21.00 opening della mostra presso il Monastero Mekhitarista, situato sull’Isola di San Lazzaro degli Armeni.
A seguire verso le 21,30 cena esclusiva, per pochi eletti, nelle sale del monastero.
Dalle 23, 30 in poi, gran gala super blindato ed impenetrabile, con musica e drink, al Forte Sant’Andrea.

Massimo Cacciari,  Robert Storr, i padroni di casa, tra  gli invitati Robert De Niro, Laurie Anderson, Jeanne Moreau, Alberta Ferretti, e ancora Elle McPherson, Richard Gere, Lia Rumma, Almine Rech, Sean Kelly e molti altri.
Durante la festa si esibirà il soprano Liesl Odenweller, ad allietare le danze un dj d’eccezione Glenn O’Brien poeta, scrittore, interprete di Face Addict.

Niente a che vedere con le barbose feste, post vernissage, di una volta.
Così, se riuscirete a farvi invitare, a superare la security, a trovare l’abito giusto, ad esserci insomma, non mostratevi emozionati o meravigliati alla vista di De Niro, di Richard Gere o di “The Body”.
Voi volevate solo quello.
Un incontro unico, ad arte, contemporaneo.