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Doberdo’ e Pietrarossa, riserva naturale

Non lontano da Gorizia si estende un’area di 726 ettari che comprende la meravigliosa Riserva naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa. Ambienti sia acquatici che aridi, con parti umide che si alternano a boschi, rendono unico il paesaggio, dove centinaia di uccelli e altri animali sono di casa.

Lago Doberdò

Nella porzione sud orientale del Carso italiano, non lontano da Gorizia, si estende un’area caratterizzata da due grandi depressioni, parzialmente riempite da due bei laghi che vanno a formare un gioiello della biodiversità italiana, la Riserva naturale dei Laghi di Doberdò e Pietrarossa., ricca di vari ambienti palustri in un contesto di calcare arido.

La particolarità della Riserva è che al suo interno sono presenti diversi ambienti, sia acquatici che aridi, accentuati dalla vegetazione acquatica come ninfee e canne che si alternano a parti umide e a boschi di salici bianchi e pioppi neri. L’area protetta, che si estende su una superficie di 726 ettari attorno ai due laghi, è facilmente visitabile grazie a sentieri che permettono di osservare i diversi paesaggi come la landa carsica o i campi solcati.

Vero paradiso per il birdwatching, i laghi vengono frequentati durante l’inverno da alcune centinaia di anatre, folaghe e numerosi aironi cenerini, oltre a specie più comuni. Per la presenza di boschi con alberi vecchi e di grandi dimensioni, picchi, cince e rampichini avviano qui la loro nidificazione. I rapaci che si possono avvistare tra gli alberi sono il falco pecchiaiolo, la poiana, l’astore, lo sparviere, il biancone, e tra le altre specie non mancano il succiacapre, l’averla piccola, l’allodola e lo strillozzo.

La riserva, però, non è un luogo per andare a vedere soltanto gli uccelli: l’ambiente è talmente bello e la biodiversità cosi incredibile che si possono ammirare 70 specie di lepidotteri diurni, fra cui la Coenonympha oedippus, una delle farfalle più minacciate di Europa; 7 specie di anfibi e 10 specie di rettili. Per prendere parte alle esplorazioni della Riserva riapre il 21 settembre, dopo una lunga chiusura, il Centro Visite Gradina, che permette di ripercorrere anche gli aspetti storici oltre quelli naturalistici, attraverso strumenti interattivi, mostre e laboratori.

La struttura è dotata di un museo dedicato al fenomeno dei laghi carsici, alla fauna, alla flora della zona e agli insediamenti umani nel Carso, ed ospita anche una zona ristorazione e per il pernottamento. Ai ragazzi tra i 6 e i 13 anni e alle scuole sono proposti laboratori didattici di educazione ambientale ed archeologia. La cooperativa Rogos effettua escursioni guidate all’interno della Riserva e giornate dedicate al birdwatching, oltre ad organizzare momenti di approfondimento, conferenze e mettere a disposizione uno spazio espositivo. Per un ulteriore conoscenza del territorio, non manca la possibilità di degustare i prodotti tipici della zona, dai salumi ai formaggi al miele del Carso.

Informazioni
Centro Visite Gradina
Via Vallone 32
Doberò del Lago
Tel: 0481/ 784111
www.gradina.it