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Forest bathing, la natura come cura anti-stress

Un’immersione nel verde permette di rigenerarsi e raggiungere uno stato di generale benessere psicofisico

ragazza in un bosco

Si fa presto a dire vacanza. Questo termine racchiude una pluralità di esperienze in grado di offrire a ogni viaggiatore emozioni e situazioni diverse. C’è chi va a caccia di adrenalina e divertimento e ancora chi vuole semplicemente rilassarsi. Mare, città, montagna o lago: ogni dimensione, con la sua scenografia, ha qualcosa di magico da offrire. Se l’obiettivo è alleggerire i pensieri, ritrovare il benessere psico-fisico ed evadere dal caos metropolitano, perché non concedersi una vacanza rigenerante nella natura? Immergersi nel verde permette di ritrovare il buonumore e la vitalità: sperimentando il forest bathing ad esempio, è possibile fare tesoro delle proprietà benefiche di alberi e piante e sentirsi in pace, sia con se stessi che con gli altri.

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Come calmare lo stress e ritrovare il benessere

Di cosa si tratta? “Questa pratica, nata in Giappone, da qualche decennio è oggetto di studi scientifici che ne confermano l’utilità per gestire lo stress e rafforzare il nostro legame con la natura”, afferma Annemarie Sanoner, insegnante di yoga e ayurveda che guida nel forest bathing presso l’Adler Spa Resort Dolomiti e l’Adler Spa Resort Balance di Ortisei-Val Gardena. Nulla di impegnativo, per dare un calcio allo stress non bisogna far altro che passeggiare nei boschi/foreste e respirare a pieni polmoni le essenze di alberi e piante, un’attività semplice che si trasforma in un rituale di benessere in grado di ritemprare corpo e spirito.

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Come funziona? “Il principio è quello di immergersi nel bosco coinvolgendo tutti i sensi e dedicare del tempo solamente a se stessi per riconnettersi con la natura: guardare, ascoltare, toccare e odorare. L’obiettivo è quello di staccarsi dai pensieri legati alla vita quotidiana che assillano la nostra mente e raggiungere uno stato di calma e rilassamento. Nel nostro caso questa pratica inizia in una camminata piuttosto decelerata per poi passare a esercizi mindfulness guidati (percepire sia il corpo che la natura che circonda), alla respirazione profonda a volte associata a semplici esercizi fisici. Non mancano gli esercizi/rituali che aiutano a connetterci con la natura come ‘respirare con gli alberi’ o ‘mandala del bosco’”, spiega l’esperta.

I benefici

Quali dunque i benefici? “Uno degli effetti più importanti è dovuto alle sostanze aromatiche/oli essenziali contenuti negli aghi delle conifere, nelle resine, nelle foglie, nelle pigne etc. Si tratta di quelle sostanze che regalano al bosco il suo profumo tipico. Vengono rilasciate dalle piante per proteggersi da insetti, batteri o funghi. Grazie a queste molecole volatili è possibile potenziare il nostro sistema immunitario. Quando le respiriamo, aumenta il numero e l’attività di alcuni anticorpi nel sangue. In più svolgono un effetto positivo sulle vie respiratorie. Il bosco ci permette dunque di beneficiare di una sorta di aromaterapia naturale e inoltre, con i suoi stimoli sensoriali per noi gradevoli (colori, suoni e profumi), ha un effetto positivo sul sistema nervoso, stimolando il sistema parasimpatico (è attivo durante le fasi di riposo e di recupero). Durante queste fasi si riducono gli ormoni dello stress”, spiega la coach.

Ultimo aggiornamento il 20 Aprile 2024 5:20

forest bathing

A chi è consigliata quest’esperienza? “A tutti coloro che desiderano vivere la natura in un modo un po’ diverso: cioè non facendo trekking, jogging, biking o altre attività sportive/ricreative. Il bosco in questo caso non funge da sfondo per le nostre attività, ma è il vero protagonista. Il fortest bathing, dunque, è particolarmente indicato all’uomo moderno iper-tecnologico che sempre più si sta allontanando dalla natura, la quale invece ha molto da insegnarci. Può partecipare chiunque: tuttavia, le persone con seri problemi di deambulazione, dovrebbero preferire uscite individuali a quelle di gruppo”, precisa Annemarie Sanoner.

Ogni stagione ha il suo fascino

Esiste un momento migliore per praticare il forest bathing? “Può essere praticato durante tutto l’anno. La primavera e l’inizio dell’estate, quando il bosco è particolarmente profumato per la presenza elevata di sostanze aromatiche, sono probabilmente i periodi migliori. Ma anche l’autunno – quando il bosco alpino esplode in un tripudio di colori – ha il suo fascino. Persino d’inverno qualcosa può essere fatto, anche se bisogna muoversi un po’ di più. Diciamo che gli esercizi vanno sempre adattati alla stagione e al clima. Per quanto riguarda l’orario, il momento migliore è la mattina presto: l’aria è fresca e pura, i sentieri non sono ancora invasi dai turisti, c’è silenzio, si sentono cantare gli uccelli ed è anche più facile poter osservare animali come caprioli e scoiattoli”, aggiunge Sanoner.

Una precisazione: “Affinché si manifestino i benefici della pratica, deve essere svolta in maniera consapevole e responsabile ovvero facendo a meno di conversazioni e smartphone. Ci si deve limitare a osservare il bosco, anzi a percepirlo con tutti i sensi”, conclude l’esperta.

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