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Sfizi di gola ad Alba

Un week end tra sfizi di gola e vini pregiati: le colline delle Langhe piemontesi custodiscono ricchezze di sapori e tradizioni.

Paesaggio delle colline piemontesi
Courtesy of Ente del Turismo del Piemonte ©Davide Dutto

Se l’autunno ha mandato in letargo i vostri sensi, un week end ad Alba potrebbe risvegliarli, per lo meno il gusto. Tra le dolci curve delle colline delle Langhe piemontesi e del Roero, dove la bellezza selvaggia della natura si alterna a lunghe distese di vigneti, la città “delle cento torri” sul fiume Tanaro è simbolo di una ricchezza fatta di sapori e tradizioni, di terra e di eleganza, di natura e raffinatezza. La piccola cittadina dall’aria medievale (con la Torre Artesiano e la Loggia dei Mercanti) è in realtà nota in tutto il mondo per il tartufo, ingrediente raro e pregiato già famoso nel 700 tra le corti di tutta Europa e denominato da Gioacchino Rossini il “Mozart dei funghi”.

Da allora la fama di Alba non conosce confini, tanto che il suo Mercato del Tartufo (9/10- 14/11) è tra le fiere più famose al mondo dove i prodotti in mostra per potervi accedere devono superare il rigido controllo di una commissione di esperti. Per questo ottobre e novembre – periodo della sua raccolta – sono mesi in cui la capitale delle Langhe, ma anche tutto il territorio circostante, ospita eventi e appuntamenti all’insegna dei piaceri gastronomici veri e genuini. Oltre alla bellezza del suo centro storico – la Piazza del Duomo e i portici ottoncenteschi della “Via Maestra” (Via Vittorio Emanuele), ma anche la storia moderna raccontata da Piazza Savona con la fontana dedicata a Giovanni Ferrero (insieme al fratello Pietro creatore della più importante industria dolciaria di Italia) e l’hotel del “Re del tartufo”, Giacomo Morra – Alba merita di essere conosciuta attraverso le fasi che scandiscono la ricerca e la raccolta del prezioso fungo, in compagnia di un trifolao e del suo cane, con i week end al profumo del tartufo bianco (fino al 14/11 a partire da 189 euro a persona per 2 notti).

Ma anche con l’esperienza sensoriale di un fine settimana del gusto fra le colline del Roero e delle Langhe (3 notti da 299 euro) o con un corso di cucina tipica alla scoperta di ricette semplici e raffinate allo stesso tempo (1/2 giornata – 60/80 euro a persona). Nella Piazza del Duomo poi è stata inaugurata proprio in questi giorni una vetrina delle eccellenze gastronomiche del Piemonte che l’esperienza Ceretto dedica agli amanti della buona cucina e del buon vino. “Specialità alimentari in Piazza Duomo” propone ai suoi clienti i prodotti che meglio celebrano queste terre: tartufo bianco, tartufo nero, le nocciole – che il piemontese Michele Prochet reinventò come ingrediente base del giaundujotto – il giandujotto stesso, venduto al taglio sul momento, il torrone e il formaggio Castelmagno. E la cantina di vini pregiati Barolo(Fino e Chinato) e Barbaresco.

Indirizzi utili
www.turismodoc.it
www.langheroero.it
www.ceretto.it

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