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Museo Studio del Tessuto: Como e il patrimonio tessile

E’ stata prorogata fino al 18 giugno la mostra “Mille e una storia…10 anni di donazioni al Museo Studio del Tessuto”

Como, mostra al Museo Studio del Tessuto
© Fondazione Antonio Ratti

Il Museo Studio del Tessuto della Far, Fondazione Antonio Ratti, si trova a Como ed è nato ufficialmente nel 1998. Grazie alla volontà dell’imprenditore tessile Antonio Ratti che ha saputo trasformare la sua passione per l’arte e il tessuto in un realtà attiva nel mondo della cultura. Si tratta infatti di una collezione che vanta oltre 3300 reperti tessili singoli. A cui si aggiungono più di 2500 libri-campionario che illustrano la storia del tessuto dal III al XX secolo. I tessuti che sono esposti ruotano ogni sei mesi, in modo tale da dare una più ampia visibilità.

LA STORIA DEL MUSEO STUDIO DEL TESSUTO

Il museo costituisce l’esito finale di un percorso di raccolta, conservazione e catalogazione. Percorso iniziato per finalità personali-professionali. Ma culminato poi nella consapevolezza della valenza pubblica di ciò che si è collezionato. A dimostrazione che l’interesse imprenditoriale per il tessile antico si è trasformato in un atteggiamento di divulgazione di un patrimonio di cui si riconosce il valore storico. Visitare il museo permette di fare un viaggio indietro nel tempo. E fino al 18 giugno è stata prorogata la mostra intitolata “Mille e una storia… 10 anni di donazioni al Museo Studio del Tessuto”. Negli ultimi dieci anni la FAR ha avuto l’opportunità di accogliere donazioni tessili e librarie che hanno arricchito alcune sezioni delle collezioni o ne hanno create di nuove.

MILLE E UNA STORIA… 10 ANNI DI DONAZIONI AL MUSEO STUDIO DEL TESSUTO

Attraverso un percorso espositivo cronologico/tematico, la rassegna intreccia le storie e i destini di oggetti straordinari. Sono reperti d’interesse storico scientifico, spesso gelosamente custoditi tra le mura domestiche. Che sono stati ereditati da privati e passati di generazione in generazione. Oppure selezionati e acquistati da occhi esperti di collezionisti e appassionati di tessile. Grazie alla generosità e alla lungimiranza di privati, queste storie vengono ora conservate nelle collezioni museali della Fondazione.

Ecco, dunque, che diventano parte del patrimonio storico tessile nazionale. Rendendo possibile la loro trasmissione e la loro collocazione nella memoria collettiva. La mostra presenta anche un nucleo specifico di oggetti acquistati dal 2012 al 2016 presso privati e case d’asta internazionali. Si tratta di singoli pezzi selezionati di volta in volta dalle responsabili del museo per valorizzare i risultati degli studi svolti e potenziare le collezioni del MuST. A cura di Margherita Rosina e Francina Chiara, l’esposizione permette di ammirare una selezione degli innumerevoli oggetti che, negli anni, sono andati ad incrementare le collezioni del museo tessile della Fondazione Antonio Ratti.

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