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L’arte di Piet Mondrian in esposizione interattiva

Il percorso espositivo trasporta lo spettatore nel mondo di Mondrian attraverso tre ambienti

piet mondrian, mostra, Cuneo
www.fondazionecrc.it

S’intitola Piet Mondrian Universale – Immersive interactive experience, il progetto espositivo dedicato al fondatore del neoplasticismo che la Fondazione CRC di Cuneo, presenta al pubblico fino al prossimo primo aprile. L’iniziativa con la regia e la direzione artistica di Alessandro Marrazzo e la consulenza scientifica di Ilaria Porotto e Andrea Lerda si focalizza sulla poetica di Piet Mondrian attraverso tutta la sua ricerca creativa. Il progetto permette al pubblico di interagire con lo spazio espositivo. Un percorso multimediale interattivo, crea una narrazione continua in cui il visitatore è protagonista.

Un nuovo spazio espositivo multimediale

L’affascinante mostra segna l’inaugurazione del nuovo Spazio Innov@zione. Si tratta di un’area espositiva multimediale dotata di tecnologie di avanguardia situata al piano terra dello stabile della Fondazione CRC. I locali sono, infatti, stati trasformati nella prima galleria virtuale. Immersiva e interattiva la galleria è capace di ospitare non solo mostre ed esposizioni di arte. Un nuovo concept espositivo che propone la fruizione dell’arte, attraverso un allestimento multimediale capace di immergere il visitatore in un’esperienza di straordinario impatto visivo ed emotivo.

Piet Mondrian Universale: la mostra

Il percorso espositivo trasporta lo spettatore nel mondo di Mondrian attraverso tre ambienti. Nel primo si viaggia virtualmente nei primi anni del secolo scorso all’interno dello studio dell’artista. Lo spettatore immerso tra gli oggetti e gli spazi dell’artista vive per qualche minuto la sua vita e i suoi pensieri. Il secondo viaggio si compie nei luoghi che hanno segnato la vita e la carriera di Mondrian. Da Amsterdam a Parigi, da Londra a New York, ogni luogo rappresenta una distinta fase artistica. Si passa dunque dalla pittura realista di fine ottocento, alle sperimentazioni post-impressioniste dei primi anni del XX secolo. E poi ancora dal suo coinvolgimento nel movimento De Stijl al dinamismo del suo lavoro negli Stati Uniti.

Piet Mondrian, neoplasticismo, mostra
Screenshot dal video di presentazione della mostra

Un ultimo viaggio verso l’astratto

La parte conclusiva del percorso è dedicato all’ispirazione. Appassionato ballerino e cultore della musica jazz Mondrian vedeva in essa l’inizio di un processo di rottura della musica con il passato. L’abbandono del bello, della narrazione e dell’emozione, portava ad un’evoluzione verso il ritmo puro, quindi, come nella sua pittura, verso una composizione astratta. Come in uno spartito anche i colori primari, le rette perpendicolari possono dare origine a innumerevoli possibilità pittoriche cambiando la dimensione o la collocazione spaziale dei rettangoli dai colori primari. Il risultato porta ad armonie dalle infinite combinazioni capaci di rappresentare la vita, il tutto, l’Universale.

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