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Abbronzatura perfetta, quanto conta l’alimentazione?

Fare il pieno di cibi ricchi di antiossidanti non accelera e tantomeno intensifica la tintarella: il parere degli esperti

abbronzatura perfetta
Courtesy of©Rohappy/iStock

In estate sono tante le persone che hanno come obiettivo quello di tornare dalle vacanze sfoggiando una pelle dorata. Al fine di ottenere un bel colorito, spesso, si tende a rivoluzionare l’alimentazione. I cibi, dunque, giocano davvero un ruolo importante? A fare luce sulla questione è stato il magazine Madame Figaro che ha interpellato il nutrizionista Jean-Michel Lecerf. A suo dire nessuno studio ha dimostrato che esistono alimenti in grado di accelerare o prolungare la durata della tintarella e avere cosi un’ abbronzatura perfetta.

Abbronzatura perfetta, come ottenerla

Ciò che può tuttavia colorare la pelle sono i pigmenti arancioni contenuti principalmente nel beta-carotene, un antiossidante della famiglia dei carotenoidi” – ha affermato il nutrizionista Jean-Michel Lecerf dell’Institut Pasteur di Lille. “In misura minore, anche il licopene, un altro antiossidante della stessa famiglia, può influenzare il colore della pelle” – ha poi aggiunto la dermatologa parigina Nina Roos. Dove trovarli? Via libera a mango, albicocche, arance, peperoni, pomodori, carote etc.

Pelle protetta, mai senza protezione solare

Sebbene gli alimenti ricchi di antiossidanti non siano in grado di accelerare l’abbronzatura, tuttavia possono proteggere la pelle dai raggi UV. Così come dallo stress ossidativo. “Il beta-carotene deposita nell’epidermide un film che funge da schermo contro la penetrazione dei raggi nocivi” – ha spiegato la Roos. Attenzione però: frutta e verdura non sono sufficienti per proteggersi dagli effetti dannosi del sole. La dermatologa, infatti, raccomanda sempre di usare una crema protettiva con SPF 50, da applicare almeno tre settimane prima dell’esposizione. Così facendo tutti gli strati dell’epidermide saranno protetti.

Betacarotene, abbronzati in tutta sicurezza

Integratori alimentari, meglio limitarne l’uso

Chi non si nutre con carote etc., spesso è solito ricorrere a degli integratori alimentari. “Gli antiossidanti contenuti nei cibi sono meglio assorbiti dall’organismo rispetto a quelli presenti negli integratori alimentari” – ha affermato il nutrizionista Jean-Michel Lecerf. In generale, il loro consumo dovrebbe essere limitato alle persone intolleranti a frutta e verdura. O ancora a coloro che hanno delle carenze importanti.

Vitamina D, è ora di fare il pieno di salute

Andare oltre i 5-10 milligrammi al giorno di beta-carotene potrebbe aumentare il rischio di ammalarsi di cancro ai polmoni” – ha precisato il Dott. Jean-Michel Lecerf. In conclusione, al fine di essere al sicuro, è bene seguire una dieta variegata ed esporsi in maniera responsabile al sole.

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